5 maggio 2020
Un “piano d’azione” in 25 punti, messo a punto da quattro associazioni europee di categoria (ACEA, CECRA, CLEPA ed ETRMA) e «destinato ai decisori a livello europeo e nazionale», è stato inviato oggi alle istituzioni continentali ed è visionabile cliccando sull’icona .
Il piano d'azione, spiegano i promotori, «elenca raccomandazioni concrete per uscire con successo dalla crisi provocata dal coronavirus attraverso una risposta politica che garantisca la salute pubblica, riduca al minimo l'impatto sull'economia e mantenga l'attenzione sugli obiettivi generali del nostro tempo: la società digitale e carbon neutral».
Il settore richiede «schemi coordinati di rinnovo dei veicoli per tutti i tipi e categorie di veicoli in tutta l'Ue. Ciò aumenterà la domanda privata e commerciale, sosterrà la ripresa economica su tutta la linea e accelererà il ringiovanimento della flotta di veicoli sulle strade europee. Gli incentivi agli acquisti e agli investimenti dovrebbero essere basati su criteri simili in tutta Europa, attingendo a finanziamenti nazionali e dell'Ue. Tali sistemi dovrebbero essere potenziati e dovrebbero tenere conto delle ambizioni climatiche della società e degli obiettivi di efficienza delle risorse di concerto con l'impatto economico».
Secondo Eric-Mark Huitema, direttore generale dell'ACEA, l'associazione dei costruttori di automobili, «è fondamentale riportare in moto l'intera catena del valore automobilistica. Lo stimolo della domanda aumenterà l'utilizzo della nostra capacità produttiva, salvaguardando posti di lavoro e investimenti».
Mentre Bernard Lycke, direttore generale della CECRA, l'associazione dei concessionari e delle officine automobilistiche, afferma che «incentivi all'acquisto mirati e schemi di rottamazione per tutte le categorie di veicoli, oltre a stimolare la ripresa, offriranno un contributo positivo alla neutralità del carbonio e alla sicurezza stradale».
Sigrid de Vries, segretario generale di CLEPA, l'associazione dell'industria dei fornitori automobilistici in Europa, spiega invece che «il riavvio del settore automobilistico fungerà da motore di ripresa economica generale visto il notevole impatto sull'occupazione e dell'effetto immediato a catena su altri settori».
Infine, Fazilet Cinaralp, segretario generale di ETRMA, l'associazione europea dei produttori di pneumatici e gomma dice che «un riavvio riuscito richiede un quadro normativo di supporto che protegga la salute pubblica, riduca al minimo l'impatto sull'economia e garantisca la transizione verso un'economia circolare, a emissioni zero».
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