30 aprile 2020
«L'emergenza coronavirus di questi mesi e le conseguenti misure di contenimento dell'epidemia hanno avuto un impatto notevole sul settore dell'autotrasporto e della logistica nel nostro Paese, da un lato rallentandone o bloccandone l’attività, dall’altro evidenziandone anche il ruolo centrale nell'approvvigionamento e nella distribuzione di beni sanitari e beni primari, a riprova della valenza strategica del comparto in termini economici e sociali».
È il commento di ANFIA, L’Associazione nazionale filiera industria automobilistica, ai dati resi noti da ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori di autoveicoli, che ha stimato – fino al 20 aprile scorso – una perdita di produzione di 2,07 milioni di autoveicoli (tutte le tipologie) in UE (UK compreso) – di cui 124.500 in Italia - per effetto di una chiusura degli impianti produttivi europei della durata media di 26 giorni lavorativi.
In Italia, a marzo, spiega ANFIA, sono stati rilasciati 1.387 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-33,5% rispetto a marzo 2019) e 739 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-60,1%), Nei primi tre mesi dell’anno si contano 5.393 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 12,3% in meno del periodo gennaio-marzo 2019, e 2.918 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-36,7%)».
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