30 marzo 2020
Se nell'acciaio «noi siamo fermi al 95%», mentre «si continua a produrre» in Paesi come Germania, Francia e Spagna, «in prospettiva la siderurgia italiana ne soffrirà come presenza sui mercati. Potremmo essere lasciati fuori».
È dura la presa di posizione del presidente di Federacciai, Alessandro Banzato, che in un’intervista all'agenzia Ansa dice che nel «rispetto rigorosissimo della sicurezza, d'accordo con i sindacati e con il conforto dei dati scientifici sul trend dell'emergenza», dice, è necessario valutare «un lento, leggero, graduale riavvio degli impianti».
Secondo il presidente di Federacciai «abbiamo bisogno che piano piano si rimetta in moto il sistema perché siamo perfettamente inseriti in una filiera europea ed il mondo è interconnesso. È del tutto evidente che se noi siamo fermi e gli altri Paesi continuano a funzionare, la nostra siderurgia potrebbe patirne da un punto di vista di presenza sui mercati».
Banzato insiste su un punto: «Possiamo per un po' essere assenti, ma non può essere una cosa che si prolunga troppo a lungo soprattutto se negli altri Paesi europei i comportamenti sono diversi. È chiaro che nei mercati potremmo essere lasciati fuori. Chi ha un ordine non aspetta, se vede che tu non ci sei più cerca da un'altra parte».
E le sue dichiarazioni sono suffragate da fatti: «Abbiamo anche molte imprese nostre associate che hanno stabilimenti anche in altri Paesi europei: mi sembra di vedere che il funzionamento sia al momento quasi pieno. Chi ha ridotto lo ha fatto perché ha un mercato di sbocco fermo: per esempio, chi è legato al mondo auto che si è fermato o ha dovuto ridurre molto il suo lavoro. Ma in altri settori stanno continuando a funzionare e la produzione sta andando avanti».
La stragrande maggioranza dei produttori italiani «è ormai ferma da tre settimane. Penso che avremo un confronto anche con il governo – dice ancora Banzato – per vedere se nella settimana prima di Pasqua o in quella successiva sarà possibile, magari con dei limiti, cominciare a pensare, in accordo con i sindacati, se si può cominciare a vedere se riattivare qualcosa».
Lascia un Commento