8 aprile 2020
«Negli ultimi mesi, la Commissione europea ha avviato la seconda revisione della salvaguardia siderurgica dell'Ue per adeguarla alle esigenze del settore e, di conseguenza, rispondere al forte impulso di modificarlo. L'odierna crisi Covid-19 modifica i parametri di una richiesta di revisione che chiaramente non è più adeguata. Durante l'ultimo mese, le prospettive del mercato dell'acciaio sono cambiate sostanzialmente. La domanda di acciaio è diminuita di oltre il 50% in diversi settori, il consumo di acciaio nell'UE è diminuito drasticamente e si prevede che rimarrà significativamente ridotto per il resto dell'anno».
Partendo da queste considerazioni, oltre 70 eurodeputati hanno aderito all’iniziativa dell’italiano Massimiliano Salini (Forza Italia) ed hanno sottoscritto una lettera (che può essere scaricata cliccando sull’icona ), inviata al commissario al Commercio Phil Hogan, nella quale si spiega che «le aziende europee nel settore siderurgico stanno affrontando una crisi di proporzioni impreviste e hanno disperatamente bisogno di un'azione immediata da parte delle istituzioni dell'Ue».
Nella lettera-appello, poi, si legge: «Riteniamo che, di fronte al netto calo della domanda siderurgica dell'Ue a causa del Covid-19, gli attuali contingenti tariffari nella salvaguardia siano obsoleti, non riflettendo più il mercato europeo odierno. Inoltre, considerando il carattere globale di questa crisi, il rischio di flessione delle importazioni verso il mercato dell'Ue è più elevato che mai».
Gli eurodeputati, quindi, si dicono «fermamente convinti che, consentire le importazioni in grandi volumi, pur recuperando dalla situazione attuale, potrebbe causare ulteriori danni devastanti all'industria siderurgica, soprattutto considerando la sua fragile situazione. Le aziende siderurgiche europee hanno disperatamente bisogno di un'azione urgente. Una forte consapevolezza politica della crisi senza precedenti che stiamo vivendo è fortemente necessaria, l'Europa deve agire rapidamente e al di là dell'estrema tecnicità per difendere la nostra economia e le nostre aziende».
Di conseguenza, «chiediamo alla Commissione di riconsiderare i volumi dei contingenti tariffari nell'attuale revisione di Safeguard, ponendoli al di sotto dei livelli tradizionali delle importazioni. In effetti, riteniamo che per evitare questo scenario distruttivo, la Commissione dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di modificare la salvaguardia per il resto del 2020, per riflettere il calo del consumo reale di acciaio».
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