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L'editoriale di Emanuele Morandi

Industria & Acciaio 2030: l’arte di far accadere cose nuove

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Ho sempre pensato che le conoscenze, anzi la Conoscenza, sia uno strumento fondamentale da possedere e da usare prima di prendere decisioni  («Conoscere per deliberare» ricordava saggiamente, ma  inascoltato,  Luigi Einaudi nelle sue «Prediche Inutili»). Ma, forse, in questo particolare periodo storico e congiunturale, oltre alla Conoscenza avremmo bisogno di coraggio e di creatività, di innovazioni strategiche (e non solo incrementali), di immaginare strade diverse. Martedì 20 maggio si è svolta l’Assemblea Annuale di Federacciai intitolata «L’industria è il futuro dell’Italia». Abbiamo ascoltato e condiviso un’analisi lucida e spietata su un settore in forte difficoltà che deve fare i conti con una domanda interna stagnante e con situazioni di crisi come Taranto e Piombino. Affrontare questi nodi con realismo e determinazione è cruciale per il futuro della siderurgia italiana e per la nostra industria manifatturiera, ma dobbiamo ricordarci che i problemi di oggi sono il frutto di scelte sbagliate e di decisioni miopi che sono state prese nel passato senza una chiara visione e senza una strategia coerente di  lungo periodo. Dedichiamo troppe energie a capire e risolvere i fenomeni di breve periodo e ne troviamo sempre meno per immaginarci il nostro mondo di domani, per il sistema Italia e di conseguenza per il nostro settore dell’acciaio.
Per questo abbiamo ritenuto (noi di Siderweb/Made in Steel) di stimolare una riflessione che ci proietta al 2030 (clicca qui per i dettagli dell’evento)  e che parte da alcuni presupposti:

1)      Sia necessario un nuovo  approccio di sistema.  Il pensiero dominante (precedente?), basato sull’individualismo, sulla logica della competizione esasperata  e sull’isolamento delle singole realtà è ormai superato, scalzato dalla necessità di CONDIVISIONE delle eccellenze, delle menti  e delle migliori energie, al fine di arrivare prima ad un COINVOLGIMENTO e poi ad una COOPERAZIONE  tra imprese e associazioni di imprese;

2)       La manifattura in generale e la filiera dell’acciaio in particolare, che rimangono motori essenziali  per una crescita solida e duratura, debbano passare da un modello ancora troppo ancorato alle produzioni tradizionali verso una nuova visione, trainata dalle idee e  dalle nuove tecnologie digitali che  riconfigureranno i comportamenti dei consumatori e detteranno un nuovo orientamento ai clienti finali;

3)      Sia cruciale sforzarci per superare le eccessive attenzioni ai fenomeni di breve periodo, pure essenziali, per ritrovare idee nuove e coraggiose che ci permettano di guardare con fiducia al futuro , evitando quindi gli errori del passato. Quando  pensiamo al futuro, l’unica cosa di cui possiamo essere sicuri è che nascerà dal presente. Dobbiamo quindi individuare le tendenze di oggi NON per delineare con certezza come sarà il domani, ma come POTREBBE ESSERE, per comprenderlo prima e poterlo semmai migliorare con le nostre azioni!

La scenografia dell’Assemblea di Federacciai era costituita da quattro immagini di altrettanti padri  e pionieri della siderurgia italiana: Steno Marcegaglia, Roberto De Miranda,  Luigi Lucchini ed Emilio Riva. Quattro figure che hanno sempre pensato quanto sia importante far accadere le cose piuttosto che lasciare che le cose accadano. Ora è il momento di riuscire a fare accadere cose NUOVE.

Perché c’è SEMPRE  una strada migliore: il nostro scopo è cercarla insieme e...trovarla!
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Emanuele Morandi 
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