26 giugno 2014
Se noi italiani fossimo interessati al bene comune ed al rispetto delle regole come lo siamo del calcio saremmo un Paese modello!!!
Le tante (troppe) polemiche, i dibattiti e le analisi che si sono sprecati dopo la deludente uscita degli azzurri dai mondiali di calcio che si stanno svolgendo in Brasile sono un indice rivelatore della stato di salute della nostra Italia. Italia che è al penultimo posto in Europa, precedendo solo la Romania, per livello di istruzione della popolazione e per numero di laureati. Siamo invece nei primissimi posti della classifica mondiale per interventi di chirurgia plastica in rapporto alla popolazione. Nulla di personale contro la chirurgia estetica; solo alcune constatazioni che segnalano lo stato di salute economico, culturale ed anche mentale di un Paese che dovrebbe pensare a rimboccarsi le maniche, a “cambiare passo”, a guardare avanti.Il progetto “Industria & Acciaio 2030” si è posto questo obiettivo, ambizioso e visionario, fissando l’attenzione al 2030. Il convegno del 4 giugno è stato solo il primo passo (clicca qui per scaricarne gli atti). Inizia ora il lavoro vero, quello che si concluderà solo a Made in Steel 2015.Dall’analisi dei questionari e dalle interviste che abbiamo rivolto alla associazioni ed alle imprese sono emersi tre temi fondamentali che approfondiremo all’interno di tavoli tematici che sinteticamente sono stati ribattezzati nel seguente modo:
1) Innovazione;
2) Sostenibilità;
3) Distribuzione e logistica.
Il tema dell’innovazione è uno dei cardini per guardare al futuro: le vecchie distinzioni tra settori primario, secondario, terziario e terziario avanzato non reggono più. Nell’era del digitale e del globale i settori si distinguono solo tra quelli che innovano e quelli che non innovano abbastanza. La crisi ha prodotto (e sta ancora producendo) un processo di “distruzione creatrice” che dobbiamo trasformare in energia rifondatrice. Parleremo di innovazione di prodotto (nuovi acciai), di processo (nuovi sistemi di produzione) e di innovazione strategica (quella definita “oceano blu”). Anche se, come ci insegnano i tedeschi, non serve sempre pensare a prodotti rivoluzionari o a scoperte del secolo: innovare vuol dire anche e semplicemente sforzarsi a fare bene e meglio le cose che già facciamo, puntando sul massimo della qualità.
L’aspetto della sostenibilità è un tema ineludibile, che sarà sempre più al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Vogliamo interrogarci sul come coniugare sostenibilità economica, ambientale e sociale. Affronteremo il tema della politiche energetiche, climatiche e ambientali che possano essere efficaci, coerenti ma al contempo realizzabili ed economicamente sostenibili.
Infine, ma solo per questioni espositive perché i tre tavoli procederanno in modo autonomo e parallelo, focalizzeremo l’attenzione sul come evolveranno la distribuzione e la logistica alla luce dei trend emersi e che spingeranno necessariamente verso una razionalizzazione ed un efficientamento della rete distributiva.
Siamo consapevoli che gli obiettivi che ci siamo posti con “Industria & Acciaio 2030” sono ambiziosi. E siamo altrettanto consapevoli che li potremmo raggiungere solo con il massimo coinvolgimento di tutte le filiere. Abbiamo scelto volutamente una modalità “aperta”, collaborativa e di condivisione; una modalità coraggiosa. Altrettanto chiediamo a voi.
Per questo lanciamo un appello: ci piacerebbe accogliere ogni vostra idea, spunto, riflessione!
Quindi: scrivete, telefonate, mandateci un sms, un tweet...insomma fatevi sentire!
Da parte nostra vi terremo informati sullo stato di avanzamento lavori.
Le rubriche precedenti
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
Lascia un Commento