29 gennaio 2021
Con la sua prima partecipazione a Made in Steel, nel 2019, aveva centrato risultati positivi in termini di contatti e di feedback da parte dei visitatori. E quindi AARTEE Engineering & Construction non ha esitato a tornare come espositore alla Conference & Exhibition dell’acciaio che si terrà dal 26 al 28 maggio a fieramilano Rho. E lo farà con due obiettivi.
Da un lato per «dire che ci siamo, di questi tempi non è scontato – assicura Fabrizio Vicario, l’amministratore delegato dell’impiantista con quartier generale a Bergamo, evoluzione della Ferretti International -. Ci sono realtà che stanno attraversando questo momento con più difficoltà rispetto ad altre. Il semplice esserci, con una presenza robusta e significativa, dà un messaggio positivo: dice a clienti e fornitori che stiamo guadando bene questo periodo e che guardiamo con positività al prosieguo».
Dall’altro lato, la AARTEE E&C intende con convinzione «essere partecipe dei percorsi di evoluzione e innovazione del comparto siderurgico, che dovrebbero caratterizzare il prossimo quinquennio/decennio» in chiave di sostenibilità ambientale. «In questa occasione di incontro – spiega Vicario - vorremmo dialogare con i clienti per iniziare a capire, allacciando contatti che nascono in fiera e proseguono “in officina”, la concretezza di questi piani di espansione, ai quali vogliamo prendere parte. Anche il supporto finanziario, che si sta delineando più robusto rispetto al passato, probabilmente darà una spinta a questi progetti».
Una tendenza, quella degli investimenti nell’acciaio “green” per ridurne l’impatto ambientale, che AARTEE E&C sta già concretizzando in alcuni interventi: «Siamo in contatto con diversi soggetti: AFV Gruppo Beltrame, che ha in corso iniziative importanti nel suo polo di Vincenza e in alcune succursali europee; Arvedi, che si appresta a fare investimenti nella zona triestina di Servola; JSW Steel nell’area piombinese, dove ci sono molte iniziative di cui si sta discutendo» anticipa Vicario.
E per il 2021, «fatto salvo le dovute precauzioni e prudenze in relazione alle restrizioni alla possibilità di operare legate alla pandemia, da un punto di vista del business la situazione è molto più positiva rispetto a inizio 2020» assicura l’amministratore delegato.
Lo scorso anno, a causa del rallentamento generale dell’economia e dell’industria, AARTEE E&C ha fatto segnare una contrazione dei volumi a doppia cifra. «Ma siamo comunque riusciti, con orgoglio, ad acquisire contratti in piena emergenza Covid, ad aprile, lavorando in remoto - ricorda Vicario -. Per Ascoval, in Francia, abbiamo eseguito il revamping di una colata continua di billette. Quindi, al netto dei numeri che non sono positivi, il 2020 ha portato esempi concreti che ci hanno dato fiducia a proseguire e andare avanti».
Per il 2021 tutti i presupposti sarebbero positivi. In Italia, AARTEE E&C è coinvolta nel progetto di realizzazione del terminal portuale che il Gruppo Liberty (GFG Alliance è partner industriale di AARTEE Group) sta realizzando a Piombino, nei pressi dello stabilimento della Magona. «A ottobre abbiamo aperto la fase di ingegneria e ci appresteremo nella tarda primavera a iniziare l’attività di costruzione, che durerà circa 24 mesi». All’estero, «siamo molto attivi a livello di ingegneria in un progetto nel settore dell’alluminio, che prevede la realizzazione in Scozia, in uno stabilimento del Gruppo Liberty, di un impianto di colata continua per alluminio. È l’espansione di un attuale smelter già in funzione» spiega Vicario.
Inoltre, AARTEE E&C sta guardando con interesse ad altri due progetti. Il primo è quello che Tenaris Dalmine ha annunciato nelle scorse settimane, che prevede l’introduzione dell’idrogeno verde in alcuni processi produttivi nell’impianto della Bergamasca. Il secondo è quello targato Liberty-Paul Wurth, che dovrebbe arrivare alla costruzione nel sito di Dunkerque (Francia) di un impianto di riduzione diretta alimentato a idrogeno. Per ora si sta lavorando allo studio di fattibilità, ma «è verosimile pensare che questo studio diventi concreto, anche grazie a possibili finanziamenti pubblici o pubblico-privati. Alcuni hanno già sviluppato progetti simili – ricorda Vicario -. Quello che fa la differenza è la dimensione, il fattore di scala dell’impianto. Ci sono impianti pilota con livelli di produzione più piccoli; non ci sono sui 2 milioni di tonnellate l’anno o anche oltre».
A partecipare a Made in Steel sarà anche AARTEE Distribuzione Italia, società del Gruppo Liberty Steel guidata dall’amministratore delegato Michele Ciocca, in un’area espositiva adiacente a quella di AARTEE E&C, ma separata. Lo farà per la prima volta in modo indipendente: nel 2019 aveva condiviso lo stand con il gruppo del tycoon dell’acciaio Sanjeev Gupta.
Elisa Bonomelli
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