20 gennaio 2021
«Perché ci crediamo, è il nostro lavoro». Non hanno dubbi in Emmegi Grigliati spa: nonostante le difficoltà e le incognite che stanno scuotendo la filiera dell’acciaio, bisogna guardare avanti. E il produttore e distributore di grigliato elettrofuso, recinzioni, cancelli e scale di sicurezza di Gioia del Colle (Ba) lo sta facendo in due modi. Da un lato con gli investimenti «di processo e di innovazione, ricercando anche nuovi prodotti» spiega Vito Cantore, responsabile acquisti materie prime, fidi e clientela. Dall’altro programmando la propria quarta partecipazione a Made in Steel, all’edizione del “Rinascimento” dell’acciaio.
«Il nostro è un settore maturo: ci presenteremo nella nostra consueta veste – anticipa Cantore -. Made in Steel per noi è soprattutto una vetrina, un momento di incontro. Sicuramente puntiamo alle relazioni». Un aspetto della Conference & Exhibition, quello delle opportunità di business nate dagli incontri tra operatori, che sarà ancora più significativo dopo oltre un anno di lockdown più o meno rigidi. «Lavorando su tutto il territorio nazionale, normalmente con i clienti ci si incontra a distanza di diversi mesi. Quest’anno il valore delle relazioni offerto da Made in Steel è maggiormente significativo per la presenza del Covid, ma tale era anche in passato» sottolinea Cantore.
Il 2020, per Emmegi, si è chiuso con un leggero calo delle attività: «Il fatturato è diminuito del 5,9%. Una contrazione trascurabile considerando tutto quello che è successo». E per il 2021 ci si attende un incremento tanto dei volumi quanto, necessariamente, del giro d’affari, vista la lievitazione delle quotazioni che l’acciaio sta vedendo. «Aumenti così repentini e improvvisi, immotivati, con una carenza di materia prima sul mercato, certamente mettono in difficoltà – secondo Cantore -. Soprattutto in prospettiva, perché non sappiamo cosa accadrà. E tutti abbiamo vissuto il 2008». Analogamente a quanto successo allora, anche in questo caso secondo il responsabile acquisti di Emmegi si tratta di una «bolla speculativa. Magari non al livello di prima, ma sicuramente i prezzi torneranno indietro. Come si possono spiegare aumenti di oltre il 50% nell’arco di 2 mesi? Certamente ci sono in ballo interessi particolari, qualcuno sta cogliendo delle opportunità per forzare la mano. Però così distruggono il settore».
Un comparto già gravato da «alti costi per la manodopera. Le imprese devono anche competere sul mercato estero (che genera il 20% del fatturato per Emmegi, ndr). Se ci si aggiunge anche il costo della materia prima, tutto si fa più complicato».
29 novembre 2024
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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