12 febbraio 2021
È passato quasi un anno da quel 21 febbraio, quando Codogno (Lo) fu circondato da un cordone di sicurezza e messo in zona rossa, dopo l’individuazione di quello che a lungo sarebbe stato considerato il “paziente 0” in Italia infettato dal SARS-CoV-2. Allora venne del tutto isolata anche la Steel Service, distributore di acciai inox rigidizzati, decorati e colorati, unico agente per l’Italia di Rimex Metals UK, che ha in quello italiano il suo mercato esclusivo.
«Ci sono stati molti cambiamenti nell’ultimo anno – racconta oggi l’amministratore unico Francesca Pizzigati -. Ci siamo riorganizzati, abbiamo acquistato sanificatori e igienizzanti, mascherine da distribuire ai dipendenti, investito nei test di controllo. Abbiamo avuto dipendenti malati per diverso tempo. Abbiamo cercato di tutelare tutti, di creare un ambiente sicuro in azienda».
Ora è il momento di ripartire. E la ripartenza passerà anche attraverso la partecipazione come espositore a Made in Steel, per la quarta volta. «L’immagine e lo slogan scelti per questa edizione (una fenice e il titolo “Reinassance”, ndr) non avrebbero potuto essere più azzeccati: in questo momento le imprese hanno bisogno di rinascere. Tante hanno subito un fermo, pesante sia a livello aziendale che personale. Non è stato facile per nessuno, ma soprattutto per le zone più colpite come la nostra, dove durante il primo lockdown si sentivano solo le sirene delle ambulanze, in un silenzio assordante e carico di incertezza». Pizzigati si dice convinta: «Abbiamo deciso di partecipare a Made in Steel per lanciare un segnale positivo alle aziende del territorio e di tutta Italia: se possibile, si deve ripartire. In un processo di rinascita, ma anche di rinnovamento. Non bisogna rimanere fermi ad aspettare gli eventi, bensì cavalcare le opportunità. E questo evento fieristico è un’opportunità».
Certo una prima ripartenza c’è già stata: «Dopo la fermata del primo lockdown, quando grossomodo tutto il nostro mercato si è fermato con noi, siamo riusciti ad andare avanti. Tutto sommato non posso lamentarmi – ricorda Pizzigati -. E ho sempre spronato tutti i dipendenti perché lanciassero nuove idee, in un’ottica di rinnovamento del modo di fare azienda». Si sono per esempio realizzate colonnine con i particolari acciai inox distribuiti da Steel Service per la disinfezione delle mani con gel igienizzante; il ricavato delle vendite continua a essere donato alla Croce rossa di Codogno.
Quanto al mercato, «ci ha aiutato la vastità del numero di nostri clienti. La partenza del 2021 è stata buona. Ma in questo momento c’è molta incertezza: le informazioni che arrivano sono preoccupanti per i prezzi di acquisto e vendita e per la mancanza della materia prima» ricostruisce Pizzigati. «Sicuramente questi primi mesi dell’anno saranno i più instabili e duri – prevede -, spero vivamente che poi le cose cambino da aprile in poi. Il mese di febbraio sarà decisivo per definire se avremo una crescita decisa della domanda».
La sfida più difficile oggi per Steel Service non è tanto l’approvvigionamento, «vista la particolarità del nostro materiale», quanto riuscire a ribaltare sul mercato gli aumenti dei prezzi di acquisto di materia prima. «Eravamo pronti a questa impennata delle quotazioni, l’avevamo prevista e avevamo avvisato i nostri clienti. Ma forse non tutti si erano convinti che potesse verificarsi un aumento così repentino dei prezzi».
Nel frattempo, la Steel Service continua a portare avanti i propri progetti: «A Made in Steel – annuncia Francesca Pizzigati – porteremo nuovi prodotti e realizzazioni. E abbiamo in cantiere la costruzione di un monumento a Codogno, fatto con i nostri acciai, in ricordo di quanto abbiamo vissuto» a causa del Covid-19.
Elisa Bonomelli
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