26 novembre 2020
«Sul mercato italiano c’è mancanza di acciaio e questo crea problemi alla trasformazione. Si parla tanto di sovraccapacità produttiva, ma oggi mi sembra di assistere ad un fenomeno opposto».
A dirlo è stato Luigi Rapullino, amministratore delegato del Gruppo Rapullino e Sideralba, nel corso del webinar “Acciaio del Centro Sud: un futuro da reinventare”, il terzo appuntamento con Bilanci d’Acciaio 2020 di siderweb e focalizzato sulla filiera siderurgica del Centro Sud d’Italia.
Tanto che Rapullino ha lanciato un segnale importante: «Premesso che ritengo di avere un ottimo rapporto con i grandi produttori italiani di acciaio – ha scandito –, credo che adesso ci sia la necessità di chiedere un maggiore rispetto per chi fa trasformazione». In sostanza, ha chiarito l’amministratore delegato del Gruppo Rapullino e Sideralba, «ci vuole molto più dialogo tra tutte le componenti della filiera, perché se ciascuno andrà per la propria strada si rischia di fare il male del settore, anche con aumenti dei prezzi all’origine molto elevati (e che ha definito “inspiegabili”; ndr), ma che rischiano di non consolidarsi e, anzi, di andare incontro ad altrettanto repentine cadute».
Quanto alle differenti reazioni – emerse nel corso del webinar – mostrate dalle imprese del Centro Sud alle problematiche indotte dalla crisi da Covid-19, Luigi Rapullino ha ricordato che «parliamo di aziende mediamente più piccole rispetto al resto d’Italia e questo rende tutto più difficile, compreso il raggiungimento di quel break even decisivo per qualsiasi impresa».
Ma Rapullino, con lucidità, ha anche voluto chiarire che «da parte dei consulenti aziendali, a volte al sud c’è poca attenzione nella stesura ottimale dei bilanci» ed ha spiegato che «il Pfn (l’indicatore relativo alla posizione finanzia netta; ndr) deve essere più attenzionato per mettere i numeri al posto giusto quando si realizzano, perché questo può portare a risultati decisamente diversi».
Anche riguardo all’assicurazione del credito, l’ad del Gruppo Rapullino e Sideralba ha voluto dare quello che lui stesso ha definito «un suggerimento, relativo ad una maggiore flessibilità nello spostamento degli affidamenti da un fornitore all’altro, perché può succedere che per un periodo con uno di loro non si lavori e ci si ritrova così con l’impossibilità di far ricorso allo strumento magari con un altro con il quale si sta operando in maniera più continuativa».
Quanto all’inserimento della Campania nelle regioni “zona rossa”, Luigi Rapullino se l’è dapprima cavata con una battuta: «Diciamo che la nostra è una zona “rosè”», per poi spiegare che «la differenza tra prima e seconda ondata del virus sta tutta nel fatto che stavolta non c’è stato e non c’è lo stesso panico, allora determinato anche dalla mancanza di esperienza. Si lavora e lo si fa al meglio, anche se la situazione è comunque molto particolare per il massiccio turnover nei luoghi di lavoro determinato dagli isolamenti legati alla positività nei tamponi».
Al riguardo, e dopo aver ricordato che «il governo dovrebbe dare regole più chiare», Rapullino ha mandato un messaggio anche alle associazioni di categoria, che «devono essere molto più determinate nel portare le istanze delle imprese nei luoghi dove si prendono le decisioni e non farsi distrarre dalle chiacchiere dei politici».
Sul presente e sul futuro, l’amministratore delegato del Gruppo Rapullino e Sideralba si è detto ottimista: «Automotive ed elettrodomestico si stanno riprendendo – ha detto – e questo ci fa ben sperare per un 2021 nel corso del quale mi aspetto un miglioramento ed un successivo consolidamento del mercato».
Non poteva mancare, per un tifoso del Napoli come Luigi Rapullino, un sobrio ma per questo più toccante pensiero per Diego Maradona, mancato ieri: «Se foste qui – ha commentato – sentireste come e quanto il cuore dei napoletani sia con lui oggi più che mai».
8 novembre 2024
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