3 dicembre 2020
L’anno che si sta chiudendo, ha detto Andrea Gabrielli (presidente del gruppo omonimo) partecipando all’ultimo appuntamento con Bilanci d’Acciaio 2020, «alla fine si sta rivelando migliore di quanto si temesse nel momento in cui la pandemia ed il lockdown hanno interrotto il ciclo virtuoso che si stava consolidando nella prima parte dell’anno, con l’attività a valle che ne ha risentito in maniera decisa provocando delle ricadute negative anche nel nostro lavoro con i relativi cali di prezzo».
Poi, però, «la ripresa è stata abbastanza veloce, manifestandosi in maniera più robusta e vigorosa di quanto pensassimo e questo ha portato anche una repentina crescita dei prezzi, tanto che oggi i numeri sono decisamente più elevati di quanto avessimo ipotizzato, sia per la domanda che per i prezzi stessi».
Come risultato finale, ha spiegato Gabrielli nell'evento dal titolo “Il nord-est siderurgico: tra seconda ondata e ripartenza”, «ipotizziamo una chiusura del 2020 con un -10% rispetto al 2019 e devo dire che per qualche tempo abbiamo pensato che potesse andare molto peggio».
Allo stato attuale, ha poi detto il presidente del gruppo veneto, «la situazione del mercato è in piena evoluzione e si tratta di un fenomeno positivo, con i coils che crescono e con le lamiere da treno che a loro volta stanno ripartendo, anche se più lentamente perché i settori utilizzatori non hanno avuto la stessa prontezza dell’automotive». Quanto al 2021, le previsioni di Andrea Gabrielli sono «di una tenuta dei prezzi, anche perché la ripresa è globale e i mercati asiatici sono in tensione».
Per un gruppo come Gabrielli che, ha ricordato il presidente, «non fa solo distribuzione, ma anche produzione di manufatti e tubi di precisione», è importante pensare quali investimenti programmare per l’immediato ed il più prossimo futuro: «Con maggiore attenzione, ma li faremo di sicuro – ha spiegato l'imprenditore – ma più che pensare a possibili incrementi di capacità e volumi, punteremo ad un miglioramento e ad una personalizzare gli impianti per incrementare la qualità del prodotto finale e cercare di dare il nostro contributo alla sostenibilità della filiera».
Con grande attenzione anche alla logistica: «Noi puntiamo già sul trasporto su rotaia per diminuire sempre di più il numero di camion che trasportano i materiali. Già oggi il 65% di quelli in entrata nei nostri magazzini viaggiano in treno e questa percentuale dovrà essere ulteriormente incrementata».
L’anno che sta per iniziare, ha poi chiarito Andrea Gabrielli, «sarà caratterizzato dal fatto che la forza della filiera si sposterà sempre di più dalla parte dei produttori e noi non potremo continuare a fare da cuscinetto tra loro e gli utilizzatori: dovremo operare per far comprendere a questi ultimi che questo onere non potrà continuare a ricadere sulle nostre spalle».
14 febbraio 2025
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