19 maggio 2020
L’economia circolare è parte integrante della filiera dell’acciaio. La sostenibilità, il concetto più ampio che ricomprende la cultura di un approccio globale dell’impresa (e non solo) verso l’ambiente, è ormai parte di un dibattito e di un percorso trasversale. Ma, oltre la percezione, è necessario avere degli elementi certi di misurazione. Ecco perché siderweb ha deciso di avviare un cammino di conoscenza e coinvolgimento sull’acciaio e il green; un percorso fatto insieme a tutta la community e che intreccia l’innovazione e porterà a Made in Steel 2021.
"L’acciaio, un futuro sostenibile" e "La filiera dell’acciaio e il mondo green" sono le prime due tappe di pianetA, un progetto che ha, tra l’altro, l’obiettivo di supportare la community siderurgica per migliorarne la consapevolezza circa le politiche sulla sostenibilità, comunicarle nel modo più efficace, fare emergere le buone pratiche e le storie virtuose di economia circolare. Un percorso certificato da un Comitato scientifico, supportato da Ricrea e che vede la partecipazione di Massimo Temporelli (TheFabLab).
Un questionario per capire
Il primo passo è stato un questionario proposto all’intera filiera per conoscere, toccare con mano, lo stato dell’arte. I risultati del questionario sulla sostenibilità sono stati al centro di un webinar che si è svolto oggi - coordinato da Massimo Temporelli -, dedicato al tema (un secondo con le esperienze dirette delle imprese è in programma martedì prossimo). Alla survey ha risposto un campione rappresentativo dell’intera filiera dell’acciaio, sia in termini di comparti (produttori, trasformatori, distributori e commercianti di rottame hanno tutti aderito), sia in termini di fatturato annuo e con riferimento all’anno 2018. I risultati emersi sono quindi espressione della filiera nel suo insieme.
Alla domanda "Che cosa si intende per sostenibilità?", le risposte hanno mostrato un’elevata conoscenza del concetto e delle sue declinazioni più recenti in termini di economia circolare e di valutazione del processo di circolarità, e in termini di flusso di materiali e di energia nel ciclo di vita dei materiali. Sul lungo periodo e pensando alle prossime generazioni, questi elementi si traducono in quello che in gergo è chiamato "la durevolezza nel tempo dei prodotti" cioè la capacità di rendere duraturi business e prodotti nel sistema di produzione e utilizzo. Questo è anche un elemento chiave per parlare di sostenibilità nella filiera dell’acciaio: solo le aziende che hanno una visione sul lungo periodo attivano strategie e investimenti tecnologici necessari per raggiungere gli obiettivi delle Sustainable Development Goals dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite o gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 dell’Unione Europea.
Quasi tutte le realtà aziendali che hanno risposto hanno intrapreso percorsi sulla sostenibilità: l'82% delle aziende che hanno risposto al questionario ha intrapreso azioni di implementazione sulla sostenibilità. Le risposte ricevute sono state raggruppati in quattro nuclei come: Progetti e formazione; Certificazione; Comunicazione; Attività di protezione dei lavoratori e tutela della salute.
I progetti e la formazione si declinano principalmente in protocolli concreti e finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali delle attività produttive e implementazione dei concetti di economia circolare nei sistemi aziendali attraverso recupero di materie e energia. A questi si aggiungono azioni di attenzione e cura verso le risorse umane in termini diretti alle risorse attive in azienda attraverso percorsi di formazione e in termini indiretti attraverso la gestione complessiva di percorsi di Corporate Social Responsability rivolti all’interno dell’organizzazione, ma anche corrispondenti a una visione di stakeholder più ampia.
Per quanto riguarda l’attenzione al cuore materiale della sostenibilità si nota come ci sia una parte consistente delle organizzazioni aziendali, circa il 70% dei partecipanti, che si è certificata secondo gli standard ambientali delle ISO 14001. Mentre il 15% ha siti produttivi registrati EMAS, cioè il sistema comunitario di eco gestione e audit amministrato da ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il comparto della produzione è quello più presente sia sul fronte della certificazione ambientale d’impresa sia sul versante delle misurazione degli impatti del prodotto finale.
Nell’analisi del percorso verso la sostenibilità delle aziende della filiera dell’acciaio ci si è soffermati su quelle misure che possiamo considerare innovative nel settore della protezione e della tutela dei lavoratori e che corrispondono a due strumenti particolari: la OSHAS 18001 e il WHP. Troviamo i casi rilevati di certificazioni per la tutela dei lavoratori oltre i dettati di legge, in due perimetri ben definiti: in un’azienda di produzione e in un’azienda di trasformazione.
Le aziende che hanno comunicato i propri percorsi di sostenibilità, di Corporate Social Responsability e di certificazione ambientale organizzativa o di prodotto sono il 4% degli intervistati. In questo senso si rileva come a fronte di una grande attenzione concreta ai temi materiali e organizzativi della sostenibilità aziendale, da un punto di vista del reporting standardizzato secondo gli standard internazionali del Global Reporting Initiative (GRI) o in base a quanto richiesto dalle normative europee e nazionali come nel caso della Dichiarazione Non Finanziaria, la scelta di convogliare in un reporting periodico (di solito annuale o biennale) lo stato delle attività abbia per ora un ruolo marginale.
Il Percorso siderweb: quali i prossimi passi?
Ma il questionario chiedeva anche quali sono i prossimi passi che la filiera chiede a siderweb. Grazie alle indicazioni, si seguiranno nel percorso queste traiettorie. In primis, si racconteranno le best practices aziendali sul tema della sostenibilità implementata; si daranno indicazioni circa modalità, tempi e accessi al sistema di finanziamento europeo dell’EU green new deal ed infine, indicazioni di contesto nazionale e internazionale su legislazione ed incentivi. Si potrà poi, in una seconda fase, portare e raccontare storie virtuose di economia circolare della siderurgia anche al di fuori della filiera dell’acciaio: l’82% di voi sarebbe favorevole.
Quanto ai temi, essendo il concetto di "sostenibilità" ricco di numerose sfaccettature ed implementazioni, è stato chiesto alla community di indicare i contenuti più interessanti da approfondire. E il 90% ha chiesto di partire dall’energia, elemento chiave per la filiera dell’acciaio visto in termini di efficienza e riduzione dei consumi. A questi si aggiunge la richiesta di trattare il tema dei rifiuti in termini di riduzione, riciclo e riuso, cioè delle 3R inserite anche nelle politiche europee. In terza posizione, infine, si trova il tema della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, non solo punto essenziale per la sostenibilità dell’azienda, ma soprattutto dopo la pandemia di COVID-19 elemento cardine per tutte le realtà, insieme all’esigenza di conoscere anche best practices in tema di soluzioni per il benessere dei lavoratori e della comunità.
Una serie di risposte che danno il senso di una consapevolezza e della voglia di partecipare. Per questo alla community dell’acciaio verrà richiesta una partecipazione attiva al percorso. Si dice infatti che, se si cammina insieme si arriva lontano e se vogliamo che la sostenibilità raggiunga le prossime generazioni, il cammino dobbiamo compierlo insieme.
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Francesca Morandi
Maria Luisa Venuta
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