30 aprile 2020
«Un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio». Così, nel corso della sua informativa di stamattina alla Camera dei deputati, il premier Giuseppe Conte ha semplificato le misure relative alla “Fase 2”.
«Non possiamo permettere – ha detto Conte – che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del "chiudiamo tutto" al "riapriamo tutto", rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi».
Per poi aggiungere che «se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure», chiarendo che «non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali, perché in contrasto con le norme nazionali e quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime».
Il presidente del consiglio ha poi spiegato che «il primo decreto legge sulle misure economiche riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come la cassa integrazione».
Il governo. Ha detto ancora Conte, prevede il «ricorso a iter autorizzativi semplificati per un campione di opere e un grande ruolo può essere svolto dall'azione coordinata delle grandi aziende a partecipazione pubblica».
11 novembre 2024
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