17 aprile 2020
TARANTO – Un incontro per fare il punto della situazione in merito al contenimento di contagio da Covid-19 e della gestione aziendale della Cigo, si è svolto quest’oggi tra Fim, Fiom, Uilm e Usb, ed i vertici di ArcelorMittal.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato «una serie di criticità verificatesi in questi giorni rispetto alla gestione della Cigo, con causale Covid-19, che di fatto hanno procurato dei disagi ai lavoratori, soprattutto nelle comunicazioni con cui sono state inoltrate le lettere di Cassa integrazione senza un minimo di preavviso e di un coinvolgimento dei rappresentati dei lavoratori».
Pertanto, è stato chiesto all’azienda di programmare e calendarizzare incontri specifici con i sindacati locali, area per area, «al fine di affrontare le problematiche emerse in questi giorni a partire da una rotazione equa della cassa integrazione».
Ad oggi la presenza giornaliera in fabbrica, tra diretti e indiretti, registra un numero al di sotto dei 5.000 dipendenti e di circa 200 in smart working. In merito all’installazione delle termocamere per la rilevazione della temperatura corporea ai dipendenti, l’azienda ha reso noto che nei prossimi giorni saranno installate presso le portinerie dello stabilimento.
Sulla questione Rapid-Test, richiesti dalle organizzazioni sindacali, ArcelorMIttal ha informato di aver avviato una interlocuzione con alcuni laboratori qualificati e la ASL di Taranto per attivare un ulteriore strumento rafforzativo in termini di prevenzione di contagio Covid-19.
Infine, un passaggio sui pagamenti delle ditte dell’appalto, viste le nuove fibrillazioni da parte di Confindustria Taranto. Nella fattispecie, «l’azienda ci ha informato che ad oggi sono state pagate le fatture per oltre 23 milioni di euro e che gli stessi pagamenti continueranno nei prossimi giorni» concludono le organizzazioni sindacali.
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