25 marzo 2025 Translated by Deepl
L’obiettivo principale di Swiss Steel per quest’anno è «migliorare la marginalità», in un contesto in cui l’acciaio sta incontrando diversi ostacoli. Secondo quanto spiegato a siderweb da Stefano Gobbi, Senior VP Engineering Steel di Swiss Steel Group, «il peggioramento della domanda registrato nella seconda parte del 2024 ha costretto le nostre aziende a ridurre l’offerta, adattando velocemente i ritmi produttivi alle mutate esigenze. La domanda si è stabilizzata su livelli bassi. I clienti hanno proseguito nella parte finale dello scorso anno in un processo di riduzione degli stock».
Ora «lo stato di salute di molti comparti è di assoluta sofferenza (in particolare nel settore automotive); l’assenza di stimoli alla domanda, di maggior chiarezza del quadro normativo e di un reale supporto rispetto all’aumento dei costi energetici rischia di portare l’industria siderurgica e meccanica europea a una situazione insostenibile».
Come si è chiuso il 2024 per Swiss Steel Italia, in termini di volumi, fatturato e margini?
I risultati non si discostano di molto da quelli realizzati nel 2023, ma con una dinamica opposta a quella realizzata (ossia un primo semestre più positivo seguito da un finale di anno molto contratto).
I prezzi dell’acciaio e materie prime siderurgiche sono in una fase di debolezza, con alcune spinte rialziste che il mercato sta faticando ad assorbire. Vale anche, secondo il vostro punto di vista, sia per l’inox che per gli speciali? Cosa vede nel breve periodo?
Sicuramente acciai inossidabili e da costruzione non sono stati preservati da una crisi senza precedenti, aggravata anche da un livello di importazioni da Paesi terzi a prezzi insostenibili. Non si vedono segnali di miglioramento nella prima metà del 2025, al netto di eventuali fasi di ricostituzione del livello di stock.
L’acciaio europeo sta investendo massicce risorse in decarbonizzazione e riduzione del proprio impatto ambientale. Quali sono i vostri obiettivi e progetti in ambito Esg per le sedi italiane?
Grazie alla nostra produzione a partire da rottame e di utilizzo di energia decarbonizzata i nostri prodotti sono naturalmente sostenibili. Stiamo continuando a lavorare per realizzare obiettivi ambiziosi in termini di emissioni.
A maggio sarete presenti come espositori a Made in Steel. Cosa vi aspettate di trovare all’evento internazionale?
Made in Steel rappresenta un importante appuntamento per incontrare clienti, fornitori e colleghi per consolidare relazioni e discutere le tendenze del settore lungo tutta la filiera. Ci auspichiamo che l’appuntamento al Made in Steel coincida con una fase di maggior chiarezza del quadro internazionale e che possa pertanto essere un preludio a una ripresa a partire dalla seconda parte dell’anno.
A cosa state lavorando in termini di investimenti e nuovi progetti? Vi presenterete a Made in Steel con novità di prodotto o di servizio?
Quest’anno le principali novità riguarderanno la proposta in termini di sostenibilità e lavorabilità. Swiss Steel, con un ampio portafoglio di Green Steel a disposizione, propone una gamma di prodotti adatti ai clienti per un percorso verso un futuro sostenibile. Possiamo offrire soluzioni personalizzate per un’ampia gamma di clienti, supportando molte industrie nel loro percorso verso la decarbonizzazione. Inoltre, presenteremo nuovi prodotti (inossidabili e Sbq) in grado di offrire elevate prestazioni in termini di lavorabilità.
Elisa Bonomelli
21 maggio 2025
L'intervista ad Alexander Julius, presidente di Eurometal, a Made in Steel.
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