4 marzo 2025 Translated by Deepl
Nel suo intervento al webinar MERCATO & DINTORNI dal titolo «Acciaio per l’edilizia: quali sviluppi nel breve e nel medio periodo», Maurizio Fusato, amministratore delegato di Presider, ha affermato che non c’è spazio per una diminuzione dei prezzi del tondo vista l’alta incidenza sul prodotto finito dei costi del rottame, dell’energia e della lavorazione. Al contrario, secondo lui, è più probabile che si verifichi un ulteriore aumento a marzo.
Lato ordini, Fusato ha affermato che il comparto sagomatura ha un portafoglio piuttosto importante e ha confermato esserci una buona domanda di materiale per infrastrutture nel nord-est, dove sono in corso i lavori per l’alta velocità, e nel sud Italia, con le linee alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria e i lavori alla statale 106 Jonica. Molti progetti sono in corso anche in Sicilia, ad esempio l’alta velocità Messina-Catania-Palermo. Presider ha quindi effettuato importanti investimenti per attrezzature negli stabilimenti di Brescia, Pomezia e Roma e ha aperto un nuovo stabilimento a Catania per essere presente direttamente sul mercato siciliano.
Per quanto riguarda la presenza di Presider in Francia e Germania, si è assistito a un’inversione di tendenza in quanto il blocco degli investimenti pubblici in questi Paesi ha causato un forte calo della domanda. Per far fronte a questo problema, lo stabilimento francese è stato riconvertito per servire mercati diversi come quello eolico e quello industriale, iniziando a rifornire anche l’Inghilterra per il progetto alta velocità Londra-Birmingham. In Germania, invece, l’azienda ha diversificato i mercati, iniziando a servire la Polonia e altri Paesi limitrofi. Fusato ha dichiarato che si iniziano a vedere segnali di ripresa in questi Paesi e che le prospettive sono migliori per la fine di quest’anno e il prossimo, con la speranza di riequilibrare la domanda su questi mercati.
Presider ha investito molto sul tema dell’acciaio green, attraverso l’acquisto e la produzione di energia rinnovabile e con target sfidanti al 2030. «L’impronta di carbonio diventerà un argomento importante nelle trattative commerciali. Riceviamo molte richieste di informazioni da tutta Europa», ha commentato Fusato, aggiungendo che in diverse gare viene ormai posto un budget di carbonio da rispettare. In Italia, invece, le richieste di informazioni in merito sono frequenti «ma c’è ancora molta confusione, questi dati non sono entrati pienamente nel processo decisionale di scelta del materiale». Inoltre, Presider misura la propria impronta di carbonio con la dichiarazione ambientale di prodotto (Epd), fornendo dati precisi sull’impatto ambientale per ogni stabilimento. Negli ultimi anni l’azienda ha effettuato importanti investimenti nei propri stabilimenti per avere una presenza capillare in Italia e ridurre così i trasporti e le emissioni legate ad essi, ma anche nel fotovoltaico, arrivando ad utilizzare il 100% di rinnovabili. Pertanto, Fusato ha dichiarato che nei prossimi anni ci sarà un rallentamento degli investimenti su macchinari e capacità produttiva, già ampiamente sviluppati.
30 aprile 2025
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