4 marzo 2025 Translated by Deepl
Il prezzo del tondo per cemento armato sul mercato nazionale è calato, di recente, «per la resistenza dei compratori e l'elevata offerta, nonostante una domanda discreta. Le acciaierie potrebbero tentare nuovi rialzi per compensare i costi ma, se le vendite restassero deboli, potrebbero dover fermare temporaneamente gli impianti». Quanto alle travi, esse «hanno mantenuto un trend stabile e in leggero rialzo per l'offerta ridotta, mentre i laminati mercantili sono rimasti invariati per la domanda debole». Lo ha spiegato Stefano Gennari, Market Analyst and Editor di siderweb, questa mattina nel webinar MERCATO & DINTORNI, dedicato proprio agli acciai per l’edilizia.
Le aspettative sul prezzo del rottame nazionale per marzo «restano positive, ma le acciaierie faticano a trasferire l'aumento dei costi sui prezzi finali – ha detto ancora Gennari -. Si prevede un andamento variabile a seconda delle scorte e delle esigenze di produzione».
Cosa si attende Ance
Per quest’anno, l’Ance si attende un calo del 7% degli investimenti in costruzioni, «mutuato dal -30% della riqualificazione abitativa. Un ulteriore crollo dopo quello del 2024, a causa della rimodulazione al ribasso delle aliquote degli incentivi fiscali» ha illustrato nella propria presentazione Eleonora Riccardelli del Centro Studi di Ance. Proseguirà il segno più degli investimenti opere pubbliche (+16%) grazie alla spinta del Pnrr. «Siamo in una fase molto dinamica per tendenze e cambiamenti strutturali del comparto delle costruzioni», con un cambiamento del driver di crescita: dall’edilizia residenziale alle opere pubbliche.
Anche in questo senso «la sfida del Pnrr è aperta. Nel 2025-26 restano ancora da spendere ben 54 miliardi di euro» ha ricordato Riccardelli. Al 31 ottobre 2024, ultimo dato disponibile, «per il Pnrr si è speso e rendicontato 58,7 miliardi di euro, cioè il 30% della dotazione complessivamente affidata all’Italia di 194,4 miliardi. Il 54% della spesa, circa 32 miliardi, è concentrata nelle costruzioni».
Il comparto delle opere pubbliche sosterrà la crescita delle costruzioni nazionali quest’anno e anche il prossimo, dunque, secondo le previsioni, «con un probabile effetto coda nel 2027. Nel 2028 è necessario che si prevedano, già da oggi, politiche economiche che non vanifichino quanto realizzato».
Elisa Bonomelli
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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