21 giugno 2024 Translated by Deepl
«Sono l'ultima che parla in riunione. Prima lascio parlare tutti e ascolto gli altri, poi parlo io. Perché se lo faccio per prima, succede che tutti si allineino e che non emerga nulla di diverso e di nuovo». Ha sottolineato l’importanza di una leadership collaborativa e inclusiva Barbara Cominelli, CEO Italy and EMEA retail markets lead di JLL, con un passato manageriale in Microsoft, Vodafone, Tenaris. Lo ha fatto nei giorni scorsi durante l’incontro virtuale con la community di imprenditrici, manager e operatrici siderurgiche di “Acciaio al femminile”, il progetto di siderweb dedicato alla parità di genere e all'empowerment femminile. «Credo sia il momento, anche per voi, di portare avanti uno stile di guida più moderno e collaborativo, orientato proprio all'ingaggio di colleghi e collaboratori. Non è proprio più tempo di comandare, di controllare. I ragazzi più giovani scappano».
Sarebbe necessario farlo quindi, secondo Cominelli, non solo per affrontare al meglio le nuove sfide e per promuovere un ambiente di lavoro sano e produttivo, ma anche per attirare e trattenere i giovani talenti, che cercano ambienti lavorativi dove possano sentirsi coinvolti e valorizzati. «Includere, permettere alle persone di essere sé stesse sul lavoro, è fondamentale anche ai fini dell’ingaggio. Farsi seguire con una visione e obiettivi comuni. Spiegare non solo cosa facciamo, ma perché, quali saranno i benefici per l’azienda e per i dipendenti». Solo così, nei processi decisionali, si può passare da “agree” a “commit”. Questo significa creare un ambiente dove le persone si sentano libere di esprimersi, di portare le proprie idee e di contribuire. Perché ascoltare, coinvolgere e valorizzare i collaboratori non solo migliora il clima aziendale, ma può portare a risultati concreti e duraturi.
Il tutto senza dimenticare la flessibilità, con la tecnologia che – anche grazie all’accelerazione imposta dalla pandemia di Covid-19 – ha fatto grandi passi avanti negli ambienti di lavoro. «Da quando ho assunto certi ruoli di leadership, sono sempre stata trasparente: se devo andare a scuola, a colloquio con i professori di mio figlio, lo dico. Se inizi tu, diventa normale» e possibile per tutti.
E infine un messaggio per le colleghe: «Permettetemi una generalizzazione. Basta con questa spinta alla perfezione. Sentiamo che dobbiamo essere pronte al 110% prima di proporci per un progetto, prima di chiedere un aumento, una promozione. Gli uomini, invece, quando sono pronti al 60% si buttano. Devo dire che mi è servito del tempo per impararlo, anche se a fianco avevo uomini che assumevano ruoli che avrei voluto e per i quali non erano per niente preparati. Alla Barbara del passato direi di essere un po’ meno “secchioncella” e di buttarsi di più».
Redazione siderweb
7 febbraio 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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