6 ottobre 2020
Le donne sono il 38% dei circa 18 milioni di occupati in Italia, secondo la banca dati Istat aggiornata al 2017. Nell’industria, costruzioni escluse, rappresentano il 27% degli occupati.
Nella siderurgia, questa percentuale cala vertiginosamente: le donne sono solo il 5% degli occupati. Se si guarda alla prima trasformazione dell’acciaio, il “gender gap” si riduce: le donne occupate nel comparto sono circa il 13%. Ma il divario resta altissimo con quanto rilevato per il mercato del lavoro in generale, e per l’industria in particolare.
Quanto alla differenza di retribuzione, a parità di lavoro con un collega uomo – a dirlo è Confindustria - è come se una donna cominciasse a guadagnare dalla seconda metà di febbraio.
Le donne partono, e restano, in svantaggio? Eppure è ormai condiviso, almeno a parole, che un ambiente di lavoro eterogeneo porti più dinamismo, apertura al cambiamento, meno punti deboli, ricchezza di confronto e idee.
Nell'ultimo webinar di siderweb, "Acciaio femminile plurale", si è tentato di dare una risposta a questa domanda, attraverso i punti di vista di sette donne con storie ed esperienze molto diverse tra loro, ma accomunate da una cosa: la passione per il lavoro e per l'acciaio.
Di seguito il resoconto dei loro interventi.
9 gennaio 2025
L'intervista a Rodolfo Paolicchi, Sales and Planning Director di Riveco GeneralSider, che a maggio tornerà a Made in Steel.
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