24 aprile 2020
C’è l’accordo, tra governo e sindacati, sull'aggiornamento del Protocollo (consultabile cliccando sull'icona ) sulle misure per il contrasto al Covid-19 negli ambienti di lavoro. Quel documento, sottoscritto il 14 marzo, viene così "integrato" in vista della fase due e potrebbe essere allegato al prossimo Dpcm.
Nel nuovo testo si parla di come saranno implementate le misure per il rientro, dai dispositivi di protezione alle sanificazioni, dallo smart working alle postazioni distanziate. Prevista anche la sospensione temporanea per le imprese che non applicano le regole.
«Il lungo confronto con le parti sociali si è concluso in modo proficuo e positivo. Un confronto dal quale, in vista dell'avvio della fase 2, la tutela della salute di tutti i lavoratori, la bussola che ci ha sempre guidati, esce ulteriormente rafforzata», ha detto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, spiegando che «è un ulteriore passo avanti per garantire alle nostre imprese di ripartire».
Soddisfatto anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che parla di «un accordo positivo, utile, che mantiene la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini la prima condizione per la ripresa dell'attività produttiva. Abbiamo fatto passi in avanti e ora dobbiamo dare gambe alla sicurezza dei lavoratori e alla ripresa produttiva. L'intesa - prosegue - verrà recepita in un dispositivo normativo. Questo ci consentirà di avere certezza ed esigibilità delle regole concordate».
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