15 aprile 2020
La produzione industriale, a marzo, avrebbe subito una contrazione pari a circa il 15%. Il dato è contenuto nella relazione che il capo del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d'Italia Paolo Angelini e Giorgio Gobbi, capo del servizio stabilità finanziaria hanno illustrato nel corso dell'audizione alla Commissione banche sulle iniziative della task force per la liquidità del sistema bancario nell'emergenza sanitaria.
«Le nostre stime – hanno spiegato – indicano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese possa raggiungere i 50 miliardi. È necessario assicurare un rapido dispiegamento degli strumenti di contrasto dell'emergenza approvati dal governo, ad esempio potrebbero essere considerate modalità di tracciamento dei finanziamenti erogati, quali l'obbligo di convogliare i finanziamenti con garanzia pubblica su conti dedicati».
Secondo i due funzionari «per le banche che già presentavano elementi di fragilità è possibile che le azioni poste in essere dal governo e dalle autorità di vigilanza non siano sufficienti a permettere loro di sostenere le conseguenze economiche della pandemia. Sarà necessario, in questi casi, al pari di quanto fatto per le altre imprese, valutare tempestivamente la possibilità di indirizzare il sostegno pubblico per favorire processi aggregativi anche degli intermediari di minore dimensione e maggiormente a rischio».
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