14 aprile 2020
È la settimana della ripartenza. Le imprese della filiera siderurgica stanno tornando in produzione. Lo stanno facendo nella massima sicurezza, ma con la consapevolezza che senza l'acciaio molte altre catene dell'industria non possono lavorare. Una ripartenza che dovrà essere giocata su una nuova collaborazione di filiera e sempre di più su due parole chiave: innovazione e sostenibilità. È Il tema dell’intervento del direttore generale di siderweb Lucio Dall’Angelo.
Nessuna buona notizia per la siderurgia dall’ultimo DPCM, che esclude ancora una volta l’acciaio dalle attività autorizzate senza deroga prefettizia. Degli otto i codici Ateco aggiunti, uno solo potrebbe aumentare le chance di qualche azienda per ottenere la deroga prefettizia e l’effetto dovrebbe comunque essere limitato così, come lo sono gli effetti di agricolo, alimentare e biomedicale.
L’impressione raccolta da siderweb nei giorni scorsi è che però molte aziende del comparto ripartiranno sebbene a regime minimo, quantomeno per evitare deterioramenti degli impianti dovuti ad un’eccessiva inattività. I dettagli nell’intervento del direttore di siderweb Davide Lorenzini.
Per parlare di mercati è necessario, ancora una volta, fare una distinzione tra internazionale ed Italia.
Per quanto concerne i mercati internazionali, la Turchia rimane protagonista in Europa, visto il rallentamento di molti stati dell’Ue, e dove si è registrato un discreto “movimento” del prezzo del rottame che però non si è ancora trasmesso al tondo, mentre le billette e i coils sembrano soffrire. provenienti dal Mar Nero, hanno perso una decina di dollari la tonnellata negli ultimi 15 giorni.
In Italia, anche se il lockdown sembra destinato a proseguire fino al 3 maggio, ci si interroga su quanto accadrà alla ripartenza, che si presenta come un rebus che nessuno riesce ancora a risolvere. A parlarne è il responsabile dell’Ufficio Studi di siderweb Stefano Ferrari.
Dopo un’estenuante maratona, l’Eurogruppo ha raggiunto faticosamente l’accordo sulla risposta europea alla crisi da Covid-19. Un pacchetto di misure senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese ed il Fondo per un piano di sostegno e rilancio dell’economia europea. Il pacchetto proposto, del valore complessivo di oltre mille miliardi di euro, ne prevede 83 per l’Italia.
Degli Eurobond, fortemente voluti dall’Italia e dalla Spagna, ma respinti da Olanda e Germania, non si parla nel testo dell’accordo. L’Eurogruppo scrive che i nuovi strumenti avranno una durata limitata nel tempo e saranno alimentati con misure “innovative”. Ma il tempo in questo momento è la variabile cruciale. Queste risorse dovrebbero essere reperite già da questa estate, perché altrimenti rischiano di arrivare nell’economia quando milioni di imprese dell’area euro saranno già fallite. Tutti i dettagli nell’intervento di Gianfranco Tosini dell’Ufficio Studi siderweb.
“Il punto della settimana” è offerto da metallurgica legnanese
7 febbraio 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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