15 aprile 2020
È stato firmato ieri nel tardo pomeriggio il protocollo d’intesa sulle misure organizzative per il contrasto all’emergenza legata al Covid-19 sui luoghi di lavoro, nel rispetto del DPCM 10.04.2020 e del Protocollo promosso dal Governo e sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil in data 14 marzo 2020.
L’accordo raggiunto da Associazione Industriale Bresciana (AIB) e organizzazioni sindacali è nato sotto la spinta iniziale del Prefetto di Brescia Attilio Visconti ed ha visto convolte nel tavolo di discussione anche l’Università degli Studi di Brescia, l’ATS di Brescia e l’ATS della Valle Camonica.
«Tra le premesse che hanno portato all’intesa – spiega AIB in una nota stampa-, vi è la consapevolezza di come il mondo del lavoro sia chiamato ad affrontare gli effetti di una crisi epidemiologica che ha colpito con particolare intensità proprio la Provincia di Brescia, e di come – di fronte a all’emergenza sanitaria, sociale ed economica – il sistema delle relazioni industriali sia chiamato ad agire, in un quadro di generale incertezza, con grande senso di responsabilità e collaborazione. Le parti hanno perciò condiviso l’opportunità di esprimere orientamenti comuni sulle misure organizzative che le aziende potranno adottare negli ambienti di lavoro e di contribuire, con una sperimentazione sanitaria mirata, allo studio sulle condizioni per la graduale ripresa in sicurezza di tutte le attività produttive».
A sottoscrivere il documento sono stati il presidente Giuseppe Pasini, il vice Presidente Roberto Zini e il Direttore Filippo Schittone per AIB; Francesco Bertoli e Gabriele Calzaferri per CGIL Brescia e Vallecamonica; Alberto Pluda per la CISL Brescia e infine Mario Bailo per la UIL Brescia.
«Mentre i suggerimenti organizzativi per lo svolgimento delle attività produttive sono già accessibili a tutte le aziende interessate – prosegue la nota-, la sperimentazione sanitaria, circoscritta ad alcune aziende associate ad AIB resesi disponibili, avrà inizio compatibilmente con la sussistenza dei presupposti di operatività e l’accesso alle dotazioni tecniche necessarie nelle quantità e qualità preventivamente indicate dagli stessi enti sperimentatori. Le parti si sono date espressamente atto che l’accordo ha natura sperimentale e si applica alle attività di impresa parzialmente o in toto operanti in osservanza e conformità al DPCM 10/4/2020 e alle norme nazionali e regionali collegate. Apposita clausola ne definisce il raccordo con eventuali intese che dovessero intervenire sul tema a livello nazionale».
Infine un’apposita Commissione, composta da un rappresentante di ciascuna delle parti che hanno sottoscritto l’intesa, assumerà l’incarico di monitoraggio sull’applicazione delle disposizioni e di conciliazione per eventuali controversie.
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