Scopri
Siderweb
Prova Gratuita 
I nostri video

AdI, Gozzi: sarebbe «buonsenso» coinvolgere un partner italiano

Il commento del presidente di Federacciai sulle prime informazioni in merito alle proposte di acquisizione

Translated by Deepl

Tra le offerte vincolanti che i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia hanno ricevuto per l’acquisizione dell’ex Ilva, le tre che hanno riguardato tutti i complessi aziendali provengono esclusivamente da soggetti stranieri. Un’assenza, quella degli industriali italiani, che Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ha spiegato facendo riferimento a ferite mai guarite. «I siderurgici italiani – ha detto intervistato durante il primo appuntamento dell’anno con il webinar MERCATO & DINTORNI di siderweb – hanno sofferto in maniera lacerante ciò che è stato fatto ai Riva. Come Federacciai abbiamo difeso più volte i Riva e credo che le corti e i giudizi ci daranno ragione. Furono espropriati senza indennizzo di un asset che aveva un patrimonio netto di 4 miliardi che le gestioni commissariali hanno disintegrato senza quasi risolvere nulla, se non dal punto di vista dell’ambientalizzazione, ma a spese della manutenzione ordinaria degli impianti che oggi sono in una situazione molto difficile». Per Gozzi, la prudenza e la circospezione con le quali gli operatori italiani affrontano il tema Ilva deriva sia da questo «vulnus» sia dal fatto che, «a fronte di una cordata di offerenti che nel 2016 vedeva Arvedi, Cassa depositi e prestiti, Delfin di Del Vecchio e Jindal, fu privilegiata l'offerta di ArcelorMittal. Non si sa come sarebbe finita la storia con la prima cordata, ma si sa per certo come è finita con ArcelorMittal».

Secondo il presidente di Federacciai, proprio alla luce dell’esperienza del principale produttore mondiale di acciaio, i tre offerenti stranieri farebbero bene a cercare un partner italiano di supporto: «Sarebbe un atto di buonsenso da parte di stranieri che intendono gestire un tema difficile e complesso come quello di Taranto».

Concentrandosi sulle prime informazioni in merito alle offerte presentate, Gozzi ha identificato nei piani industriali «il cuore del problema». Riferendosi a un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore da Narendra Kumar Misra, direttore per le operazioni europee di Jindal (una delle tre società che hanno presentato un’offerta per l’intero complesso di AdI), il numero uno di Federacciai ha evidenziato che si scorge «un abbozzo di piano industriale», con l’ipotesi di «gestire la transizione attraverso altiforni e poi passare a due grandi forni elettrici alimentati da preridotto importato dall’Oman, il che eviterebbe di aggravare il problema dello shortage di rottame sul mercato italiano. Si parla inoltre di investimenti per circa 2 miliardi di euro». 

«Credo che i commissari abbiano davanti un lavoro non facile di analisi delle proposte economiche e dei piani industriali, per consentire al Governo italiano di prendere una decisione definitiva», ha concluso Gozzi.


19 febbraio 2025

Acciaio, la produzione italiana apre il 2025 tornando a crescere

Con un +2,7% tendenziale, gennaio ha interrotto 10 mesi consecutivi di segno meno

di Federico Fusca

27 gennaio 2025

AdI: «Nel 2025 produzione di 4 milioni di tonnellate»

Così la sottosegretaria alle Imprese e made in Italy, Fausta Bergamotto, alla Camera

di Gianmario Leone

20 gennaio 2025

Acciaio, produzione italiana in calo del 5% nel 2024

Il cumulato dei 12 mesi si ferma a 20 milioni di tonnellate. Nei laminati a caldo stabili i lunghi

di Stefano Gennari

15 gennaio 2025

Acciaierie d'Italia: il profilo produttivo e finanziario degli offerenti

Baku Steel, Bedrock e Jindal Steel International in prima linea

di Gianfranco Tosini

13 gennaio 2025

AdI: le reazioni dei sindacati

Preoccupazione per un eventuale vendita "a pezzi" del gruppo. Sarebbe necessario «il controllo dello Stato»

di Gianmario Leone

11 gennaio 2025

AdI: dieci offerte per l'acquisto degli stabilimenti

Tre per tutti i complessi aziendali: Baku Steel, Bedrock e Jindal Steel. Sette per singoli asset: c'è anche Marcegaglia

di Gianmario Leone

7 gennaio 2025

AdI, il prestito ponte sale a 420 milioni di euro

L’aumento dei fondi messi a disposizione dal Governo è stato deciso nel decreto Milleproroghe

di Gianmario Leone

25 novembre 2024

ADI, Urso: «Il terzo altoforno sarà riattivato ad aprile»

Nel frattempo, si riaccende la protesta delle aziende dell’indotto per il ritardo nei pagamenti

di Gianmario Leone

19 novembre 2024

AdI, una delegazione di Baku Steel visiterà gli impianti

Dopo quella di Vulcan Steel, si tratta del secondo sopralluogo di un player interessato all’acquisizione

di Gianmario Leone
Altre News

Lascia un Commento


ARTICOLI SIMILI

19 febbraio 2025

Acciaio, la produzione italiana apre il 2025 tornando a crescere

Con un +2,7% tendenziale, gennaio ha interrotto 10 mesi consecutivi di segno meno

di Federico Fusca

27 gennaio 2025

AdI: «Nel 2025 produzione di 4 milioni di tonnellate»

Così la sottosegretaria alle Imprese e made in Italy, Fausta Bergamotto, alla Camera

di Gianmario Leone

20 gennaio 2025

Acciaio, produzione italiana in calo del 5% nel 2024

Il cumulato dei 12 mesi si ferma a 20 milioni di tonnellate. Nei laminati a caldo stabili i lunghi

di Stefano Gennari

15 gennaio 2025

Acciaierie d'Italia: il profilo produttivo e finanziario degli offerenti

Baku Steel, Bedrock e Jindal Steel International in prima linea

di Gianfranco Tosini

13 gennaio 2025

AdI: le reazioni dei sindacati

Preoccupazione per un eventuale vendita "a pezzi" del gruppo. Sarebbe necessario «il controllo dello Stato»

di Gianmario Leone
Altre News

MERCATI

SPECIALI

Speciali

Steel Trends - gennaio 2025

Report mensile sul mercato internazionale dell'acciaio. Prima uscita gratuita

Altri Speciali

MERCATO & DINTORNI | Acciaio per l’edilizia: quali sviluppi nel breve e nel medio periodo

I nostri video

Edilizia sotto i riflettori nel terzo appuntamento del 2025 di «Mercato & Dintorni». Il comparto, che assorbe oltre il 30% dell'acciaio ...

Riciclo imballaggi

RICREA: «Comunicare per incentivare il riciclo»
A cura di Federico Fusca

RICREA: «Comunicare per incentivare il riciclo»

Presidente Rinaldini: «Per migliorare, lavorare con i giovani ed educarli al corretto conferimento dei rifiuti»