
Il coronavirus mette in crisi JFE Holdings
Il bilancio del colosso giapponese si è chiuso con perdite notevoli e si cerca di correre ai ripari
12 maggio 2020
JFE Holdings, il secondo produttore di acciaio del Giappone, ha annunciato oggi una perdita di 197,7 miliardi di yen (1,84 miliardi di dollari) tra marzo 2019 e marzo 2020 e un ulteriore calo della domanda legato direttamente al coronavirus ed il vice presidente Masashi Terahata ha definito gli eventi come «il più alto rischio dalla nostra fondazione».
Per superare la crisi, JFE mira a «tagliare i costi annuali di 100 miliardi di yen e ad aumentare la vendita delle sue quote in altre società, rivedendo i piani di investimento e riducendo le scorte».
JFE Steel, l'unità di punta di JFE Holdings, ha già annunciato l'intenzione di frenare la produzione sospendendo temporaneamente due altiforni, tagliando il 25% della sua capacità, per far fronte al crollo della domanda di acciaio legato al coronavirus.
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