
Acciaio: in Giappone Kobe Steel va in rosso
Il bilancio annuale registra una pesante perdita: ridotte di un terzo le spese previste per il 2020
11 maggio 2020
Kobe Steel, il terzo produttore siderurgico del Giappone, lunedì ha annunciato che taglierà le spese in conto capitale di un terzo dopo che «una domanda più debole di acciaio e alluminio anche prima della pandemia di Covid-19 ha provocato una perdita annuale».
L'acciaieria ha infatti registrato una perdita netta di 68 miliardi di yen (634 milioni di dollari) alla fine di marzo, contro un utile di 35,9 miliardi di yen l’anno scorso e Yoshihiko Katsukawa, amministratore delegato senior, ha dichiarato che «la società ridurrà le spese in conto capitale annuali a 160 miliardi di yen quest'anno dai 240 miliardi di yen dell'anno appena concluso».
Gli altri grandi produttori giapponesi – Nippon Steel e JFE Steel – sono stati costretti a sospendere temporaneamente l’attività di alcuni dei loro altiforni vista la domanda in calo, in particolare da case automobilistiche e progetti di costruzione.
«Anche il tasso di utilizzo degli impianti di Kobe Steel è diminuito di circa il 20-30% rispetto all'anno precedente – ha affermato Katsukawa – e anche se per il momento non abbiamo in programma di fermare i nostri altiforni, non possiamo escludere tale possibilità a seconda della domanda futura».
siderweb TG. Edizione del 13 giugno 2025

13 giugno 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.

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