11 maggio 2020
Secondo l’Istat, che ha reso noti i dati stamattina, a marzo 2020 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia diminuita del 28,4% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre dell’anno, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’8,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
«A marzo – è il commento – le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 determinano un crollo della produzione industriale italiana. In termini tendenziali l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra una diminuzione che è la maggiore della serie storica disponibile (che parte dal 1990), superando i valori registrati nel corso della crisi del 2008-2009. Senza precedenti anche la caduta in termini mensili dell’indice destagionalizzato. Tutti i principali settori di attività economica registrano flessioni tendenziali e congiunturali».
L’indice destagionalizzato mensile mostra marcate diminuzioni congiunturali in tutti i comparti; variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni strumentali (-39,9%), i beni intermedi (-27,3%), i beni di consumo (-27,2%) e l’energia (-10,1%).
Pesantissimi i dati relativi alla fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature (-40,1%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37%).
17 gennaio 2025
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