20 aprile 2020
Il tema della ripartenza si sposta a valle nella filiera. Secondo quanto ricostruito da siderweb, sebbene a regime ampiamente ridotto, praticamente tutta la filiera siderurgica si sarebbe rimessa in marcia utilizzando gli spazi di deroga concessi dall’ultimo DPCM dello scorso 10 aprile. All’appello sul fronte della produzione non manca nessuno, sintomo della necessità di riportare in marcia le aziende, quantomeno per far tornare a girare gli impianti per scongiurare guasti o incidenti.
Il focus però ora si sposta a valle, ai settori utilizzatori maggiormente “acciaivori”, vale a dire costruzioni e automotive. Il timore attuale infatti è che se la situazione attuale si dovesse protrarre per qualche altra settimana, le aziende saranno nuovamente costrette a fermare, se non per gli effetti dell’epidemia di Covid-19, per aver esaurito le commesse a cui si sta cercando di dare risposta in questi giorni.
In prospettiva servirà quindi nuovo ossigeno, che viste le tempistiche in atto però difficilmente arriverà prima del prossimo 4 maggio.
La prima relazione del team di Vittorio Colao sui settori da riavviare per primi è attesa per il 22/23 aprile. Relazione che dovrà poi essere tradotta in un nuovo decreto ed alla luce degli impegni pregressi del premier dovrebbe arrivare tra il 27 e il 30 di aprile. A quel punto è facile ipotizzarne l’operatività solo dopo il 4 di maggio. Altri 13 giorni quindi in cui si spera che i contagi possano restare quantomeno stabili nonostante le migliaia di realtà italiane ripartite per benestare prefettizio.
8 novembre 2024
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