14 aprile 2020
Ripartenza ma senza scatti per l’acciaio. Nel primo giorno lavorativo dopo la pausa pasquale gli impianti restano ancora fermi o quasi. Le aziende che intendono riavviare la produzione, secondo quanto riscontrato da siderweb hanno presentato delle nuove comunicazioni alla Prefettura, armonizzate alla nuova norma di riferimento varata il 10 aprile che regolamenta l’attività fino al 3 maggio.
Alcune aree invece come ad esempio il bresciano hanno avviato un confronto tra aziende, istituzioni e parti sociali per stilare un protocollo condiviso di ripartenza a cui potersi attenere per riprendere l’attività.
Al momento quindi la situazione resta ancora piuttosto liquida e alla luce anche della fiacchezza della domanda non vi sono notizie di aziende che siano già tornate alla piena operatività, anche perché i settori merceologici che è possibile servire sono ancora piuttosto limitati: alimentare, biomedicale, agricolo, ricambi per macchine e utensili a mano.
Sebbene aziende e lavoratori pare abbiano raggiunto un'intesa sulle misure di sicurezza necessarie a preoccupare è invece il tema della mobilità casa-lavoro.
Risulta infatti praticamente impossibile pensare ad un ricorso assoluto alla mobilità privata, pensare che le migliaia di lavoratori delle grandi aziende si rechino al lavoro ognuno con il proprio mezzo fa prefigurare problematiche di traffico mai viste nel recente passato. Per tanto occorrerà ripensare a soluzioni per ricorrere alla mobilità pubblica, soluzioni che possono passare da un’entrata a scaglioni dei lavoratori in fabbrica, all’utilizzo di navette dedicate e adeguate ai nuovi standard anti-contagio.
Così come detto più volte in questi giorni, probabilmente l’epidemia di Covid-19 ci obbligherà a cambiare le nostre abitudini, molto più di quanto queste lunghe settimane di lockdown ci abbiano fatto immaginare.
14 febbraio 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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