8 settembre 2023 Translated by Deepl
Il bilancio dell’esercizio 2022 di Duferco Commerciale si è chiuso con un utile netto di 6,7 milioni di euro, rispetto a 5,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un incremento del 14,69%. Questo risultato è stato conseguito grazie all’aumento dei ricavi complessivi delle vendite in valore. Il 2022 è stato caratterizzato infatti da un consistente incremento del valore della produzione da attribuirsi all’aumento del prezzo medio di vendita (+52,8%) che ha più che compensato la diminuzione dell’11,4% delle vendite in quantità che ha riguardato soprattutto il settore automotive (-32%).
I ricavi delle vendite sono passati da 593,1 a 727,2 milioni di euro, con un incremento del 22,6%. Anche nel corso del 2022, oltre alla gestione corrente del business, l’attenzione si è rivolta al miglioramento della gestione operativa degli stock, all’approvvigionamento, ai flussi logistici e al controllo delle giacenze. I costi delle materie prime e dei servizi esterni, pari a 709,1 milioni di euro, sono aumentati del 22,2%, una percentuale leggermente inferiore a quella dei ricavi. Pertanto, il valore aggiunto è aumentato del 38,2%, passando da 14,2 a 19,6 milioni di euro. Il costo del lavoro è cresciuto del 14%, sicché il margine operativo lordo (EBITDA) ha registrato un incremento del 50,2%, passando da 9,5 a 14,3 milioni di euro. Il risultato operativo netto della gestione caratteristica (EBIT) si è attestato a 11,3 milioni di euro, rispetto 9,2 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un incremento del 22,3%. La gestione finanziaria e accessoria ha prodotto un saldo negativo di 1,8 milioni di euro, contro un saldo negativo di 869mila euro dell’anno prima. L’utile ante imposte risulta pari a 9,4 milioni di euro rispetto agli 8,3 dell’anno precedente. Al netto delle imposte per 2,7 milioni di euro, l’utile netto si è attestato a 6,7 milioni di euro.
Gli indici di bilancio
Gli indici di redditività non hanno registrato variazioni significative: la redditività delle vendite (ROS) è rimasta all’1,55%; la redditività dei mezzi propri (ROE) è scesa dal 14,76% al 14,46%; la redditività del capitale finanziario netto investito (ROI) è rimasta stabile intorno al 4,90%. Il ROI positivo e superiore al costo medio dei debiti finanziari sta a indicare che la leva finanziaria produce un effetto moltiplicatore positivo sul ROE. Gli oneri finanziari incidono sul fatturato per lo 0,25% rispetto allo 0,14% dell’esercizio precedente. L’indice di copertura delle immobilizzazioni (patrimonio/immobilizzazioni) è salito da 12,53 a 12,81, un valore nettamente superiore al livello ottimale (1,0). Gli indici di liquidità hanno registrato un lieve peggioramento: l’indice di liquidità primaria è passato da 0,49 a 0,37, mentre l’indice di liquidità secondaria è sceso da 1,16 a 1,13.
Quanto alla situazione patrimoniale, anche per effetto del già citato forte aumento del prezzo medio dei prodotti, l’indice di indebitamento complessivo lordo è salito da 6,97 a 8,23, mentre l’indice di indebitamento finanziario è passato da 3,73 a 3,93. Di conseguenza, la posizione finanziaria netta è passata da un valore negativo di 143,6 milioni di euro nel 2021 a 179 milioni nel 2022, a causa sia della diminuzione delle disponibilità liquide sia dell’aumento dei debiti finanziari.
Gianfranco Tosini
29 novembre 2024
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