9 aprile 2024 Translated by Deepl
Un primo bimestre discreto e poi una brusca frenata. Si sono mossi in sintonia il mercato dei saldati e quello dei tubi senza saldatura, secondo gli ospiti del webinar di siderweb MERCATO & DINTORNI.
Il presidente e Ceo del gruppo Amenduni Tubi Acciaio, Michele Amenduni, si è focalizzato sui prodotti ricavati dalla trasformazione dei coils, mentre il Ceo di Pipex, Luigi Cuzzolin, ha fatto il punto sui tubi ricavati dalla perforazione delle barre di acciaio.
Tubi saldati, servono più tutele contro l’import selvaggio
Guardando alle prossime settimane, Amenduni vede un mercato sostanzialmente stabile, nonostante il sondaggio tra gli spettatori abbia visto un buon 30% attendersi lievi ritocchi al ribasso.
«È normale che il mercato si attenda ulteriori storni, tuttavia ritengo non ce ne siano le condizioni – ha spiegato il Ceo di Amenduni Tubi Acciaio -. I prezzi dei coils sono stabili e anche le aziende estere di solito più propense a concedere sconti non li stanno facendo. Ritengo e mi auspico che nelle prossime settimane non ci saranno variazioni significative».
Proprio sul fronte estero, e in particolare sull'import, Amenduni si è tolto ben più di qualche sassolino dalla scarpa. «Siamo particolarmente colpiti da materiali all’import che stanno danneggiando i sistemi di difesa commerciale, in particolare dalla Turchia che continua a fare uso di semilavorati russi. Inoltre, negli ultimi mesi si sono intensificati gli arrivi dai Paesi Arabi e, diversamente dai coils, sui tubi il sistema di controllo sugli arrivi è più lento a reagire». Tutto questo andrebbe a incidere sulla marginalità delle aziende europee e questo anche perché «la Salvaguardia non ci ha protetto a sufficienza».
Tornado al mercato, per Amenduni gennaio e febbraio sono stati mesi discreti, invece marzo e aprile vedono una congiuntura di mercato difficile.
«Le possibilità di crescita ci sono; speriamo che il mercato si stabilizzi e magari si allenti la morsa sui tassi di interesse per far ripartire gli investimenti».
Il patron di Amenduni Tubi Acciaio ha inoltre ribadito la necessità di fare chiarezza anche sui prodotti green, perché vi sia un vero impegno, e non una sola compensazione delle emissioni, per esempio con iniziative di rimboschimento, per far sì che il prodotto siderurgico possa definirsi ambientalmente compatibile.
Due, infine, le novità che il gruppo bresciano presenterà la prossima settimana in occasione della fiera internazionale di Düsseldorf, vale a dire un tubo forma certificato a caldo e un tubo con un rivestimento in poliestere resistente ai raggi UV studiato direttamente dall’azienda.
Tubi ss, preoccupa lo stop del mercato americano
Diversamente da altri settori, per Cuzzolin, il mercato dei tubi senza saldatura a inizio 2024 ha avuto «una partenza abbastanza discreta», dovuta probabilmente a una fase di ristoccaggio di materiale legato ai lunghi mesi di sole vendite dell’anno precedente. Un ripristino degli stock che ha visto anche un leggero incremento delle quotazioni.
«Dopo questi aumenti stiamo cercando di consolidare i nuovi prezzi in aprile e maggio per evitare discese incontrollate che creerebbero problemi a tutta la filiera».
In particolare, a soffrire sarebbe proprio la parte distributiva, dal momento che avrebbe in casa materiale acquisito con prezzi ben superiori rispetto ai livelli attuali di mercato, a fronte anche di una domanda inferiore rispetto alle aspettative, condizionata dal regime generale di incertezza.
Difficile invece fare previsioni per la seconda parte dell’anno per il Ceo di Pipex, che comunque ha offerto una panoramica dettagliata dei settori utilizzatori.
«Dal nostro osservatorio abbiamo visto un settore delle costruzioni fiacco, con speranze di recupero nella seconda parte dell’anno; un valore verosimile rientra nell’ordine di un +0,5% +0,6%. Leggermente meglio va il comparto meccanica con attese di un +0,8%. Si ipotizza un -4% nell’auto, ma potrebbe essere anche più negativo. Sui tubi direi +0,6% o +1% a seconda di come evolverà anche la situazione internazionale».
Particolare attenzione è stata dedicata al mercato oil & gas americano, che dopo aver offerto ottime performance nel 2023 si è inchiodato a marzo, forse per effetto anche dell’entrata nella campagna elettorale per le presidenziali di novembre.
Un tallone d’Achille del mercato europeo resta quello dell’import, con la Cina che negli scorsi mesi è tornata a farsi sentire con prepotenza, soprattutto sui prezzi, al punto che «i produttori europei di tubi hanno richiesto l’intervento dell’antidumping Ue».
Davide Lorenzini
17 marzo 2025
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana.
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