18 luglio 2023 Translated by Deepl
Il 2021/2022 è stato un biennio decisamente buono per molte aziende della logistica, nonostante le numerose difficoltà legate non ai prezzi, bensì alla disponibilità, ai servizi. Il 2023 è iniziato «normalmente, ma da marzo in poi c’è stato un crollo». È quindi improbabile che il fatturato del comparto possa crescere quest’anno, «a meno che non si registri un’inversione di tendenza che però soltanto le previsioni più ottimistiche collocano a settembre». Così Sergio Mazzucchelli, presidente di Zaninoni Holding, intervenuto oggi durante il webinar di siderweb “Logistica: tra mercato e rivoluzione green”.
Mazzucchelli ha affermato che, dopo la crescita esponenziale dei costi del trasporto marittimo verificatasi negli anni scorsi, «oggi siamo decisamente al di sotto di una situazione di normalità. I noli da novembre-dicembre in poi hanno avuto diminuzioni esorbitanti. Oggi si vedono addirittura dei noli negativi in Asia, vuol dire che il commercio verso queste aree è completamente fermo». Prendendo in considerazione le spedizioni dalla Cina verso l’Europa, «siamo passati in pochissimi mesi da 14-15 mila euro per un container a meno di 2mila». Ma anche «altre destinazioni stanno subendo lo stesso drammatico movimento: drammatico perché non dà sicurezza né a chi vende né a chi compra» ha sottolineato Mazzucchelli. «L’unico mercato che regge con noli abbastanza stabili è il Mediterraneo».
Riguardo al problema dello shortage di camionisti, emerso prepotentemente dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, il presidente di Zaninoni Holding ha parlato di «allarme arancione» in questo momento. Questo perché «è calato il numero dei trasporti, in quanto tante aziende lavorano meno. Di conseguenza, c’è meno necessità di camion». Tuttavia, «se a settembre ci saranno maggiori movimenti, allora molte aziende torneranno a sentire la carenza di autisti. In questa situazione si è costretti ad approvvigionarsi da Paesi europei come Repubblica Ceca e Romania».
Sul tema della decarbonizzazione, Mazzucchelli ha sottolineato che nel comparto marittimo ci saranno condizioni eque di concorrenza, perché «le navi, raggiungendo porti di tutto il mondo, dovranno uniformarsi» a determinati standard. Diverso è il discorso per il trasporto via camion, dove «la situazione cambia di Paese in Paese. Non avremo mai una relazione di costi uniforme e questo porta a un mercato distorto».
Per concludere con una nota positiva, Mazzucchelli ha ribadito che «si parla di settembre come del mese in cui ci sarà un riavvio delle attività. Speriamo sia veramente così, perché un mercato come quello attuale fa danno a tutti, sia per quanto riguarda i noli sia sotto l'aspetto della produzione e della movimentazione merci».
Stefano Gennari
14 marzo 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association; European Commission.
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