13 settembre 2022 Translated by Deepl
Incertezza e squilibrio. Questi i due elementi che stanno caratterizzando il mercato dell’acciaio (italiano e internazionale) alla ripresa dopo le ferie estive. Lo ha spiegato Stefano Ferrari (responsabile dell’Ufficio Studi siderweb) durante l’ottava puntata del webinar "MERCATO & DINTORNI" di quest’anno.
Secondo Ferrari «il quadro generale è caratterizzato da una forte incertezza, figlia soprattutto del conflitto russo-ucraino e delle sue ripercussioni sui costi dell’energia e sulla supply chain». Ciò sta provocando «forti squilibri» sul comparto siderurgico, con la convivenza di «forze contrapposte che rendono il mercato di difficile lettura».
In particolare, «dal punto di vista produttivo, l’Italia è testimone di una decisa riduzione dell’output di acciaio – ha proseguito -, in particolare nei mesi di giugno e luglio». Secondo i dati di Federacciai, nel sesto mese dell’anno la produzione siderurgica nazionale è scesa del 14% rispetto al medesimo periodo del 2021 e nel settimo del 27%, facendo registrare il peggior luglio degli ultimi 20 anni. In difficoltà anche la domanda apparente, con «da un lato le vendite dei centri servizi italiani in calo del 17% a luglio rispetto all’anno precedente, dall’altro con previsioni di Eurofer che vedono la consistenza del consumo apparente in Unione in diminuzione dell’1,7% nel 2022 rispetto al 2021». La domanda reale, invece, chiuderà l’anno in territorio positivo in UE (+1,5% rispetto al 2021) «ma oggi l’impressione che si ricava parlando con gli operatori è che il consumo sia “dormiente”, con gli utilizzatori finali che rimangono alla finestra in attesa di capire l’evoluzione dei prezzi».
Se queste due forze spingono le quotazioni, almeno a livello teorico, verso il basso, si registrano però altrettante spinte verso il rialzo. «La prima spinta a un rimbalzo delle quotazioni è legata all’andamento dell’energia, il cui costo è attualmente fuori scala rispetto alla media storica». Secondariamente, «gli stock della filiera sono mediamente bassi».
«Ad oggi sul mercato c’è una situazione di confusione – ha concluso Ferrari – e di squilibrio. Uno squilibrio che è di tali dimensioni che difficilmente potrà durare ancora a lungo, almeno a livello teorico: le forze del mercato, infatti, tendono a correggere le anomalie generalmente in periodi abbastanza brevi. Essendo però le anomalie legate a elementi extra-mercato, come la guerra, temo che bisognerà aspettare ancora prima del ritorno alla normalità».
Redazione siderweb
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
Lascia un Commento