9 dicembre 2020
Made in Steel 2021 ha cambiato date: si terrà dal 26 al 28 maggio 2021 nei padiglioni 22 e 24 di fieramilano Rho, non più nei 5 e 7.
Ma che conseguenze sta avendo per gli espositori questo spostamento da marzo al quinto mese inoltrato dell’anno? «Sia la struttura dei padiglioni, che la disposizione di spazi e stand sono e rimarranno identici – spiega il Sales Manager di Made in Steel, Mauro Franchina -. I padiglioni 5 e 7 avevano un’area espositiva complessiva lorda di 40mila metri quadrati, la medesima di quelli nei quali si terrà la manifestazione, e cioè i 22 e 24. Una posizione, questa, che ha storicamente contraddistinto la logistica di Made in Steel nel quartiere fieristico». L’unica differenza è che i nuovi padiglioni sono “specchiati” rispetto a Corso Italia.
Un grande cambiamento rispetto a marzo sarà, nelle attese, la nuova situazione sanitaria globale post-vaccino contro il Covid-19. Certo, è nelle previsioni un possibile ammanco sia di espositori che di visitatori esteri di lunga distanza (non di prossimità), per via dell’incognita delle restrizioni agli spostamenti. Per questo «abbiamo deciso di lavorare meglio sull’incoming di alcuni grossi gruppi di buyer nazionali – anticipa Franchina -. Prevediamo di organizzare, con un’operazione studiata ad hoc, una visita guidata one to one rivolta agli espositori più affini ai bisogni commerciali dei buyer».
È un segnale positivo, poi, che la manifestazione abbia già raggiunto il punto di break even. «Per tutto novembre abbiamo strategicamente scelto di fermarci con l’ingaggio di nuovi espositori, perché stavamo soppesando la scelta riguardante le nuove date – ricorda Franchina -, consolidando le posizioni aperte. Sono soddisfatto di poter dire che da qui in avanti l’evento diventa produttivo: cominciamo a intravedere la possibilità di ripercorrere la strada magistrale e di tagliare il traguardo massimo raggiunto nel 2019».
Con una spinta in più: se da un lato, infatti, la nona edizione di Made in Steel potrebbe essere meno internazionale, per cause di forza maggiore, dall’altro lato potrebbe allargarsi ad altri anelli della catena dell’acciaio, essendo stata rimandata al 2022 l’altra fiera europea di riferimento per la siderurgia, il WIRE & TUBE. «Siamo ovviamente dispiaciuti perché, pur essendo un competitor, resta il più alto rappresentante di questi cluster industriali. A seguito dell’annullamento dell’edizione 2020, abbiamo deciso di essere più incisivi sul comparto delle trafile. Orfano del suo evento di riferimento – anticipa Franchina -, sono convinto potrà trovare in Made in Steel uno spazio di confronto e di business altrettanto interessante e proficuo».
E infine, con il riposizionamento a maggio si riprendono le fila di quel progetto di filiera che ha tra i capisaldi la contemporaneità di Made in Steel con Lamiera, che si terrà dal 26 al 29 maggio nei padiglioni 15 e 13, di fronte cioè alla Conference & Exhibition. Così «rinsaldiamo la scelta compartecipativa e cooperativa, in un rapporto più sinergico che ha per obiettivo un contributo sostanziale alla circolarità dei visitatori» conclude Franchina.
Redazione siderweb
8 novembre 2024
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