26 maggio 2020
Semplicità. Empatia. Umanità. Sono queste alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato il terzo panel del webinar di siderweb “La filiera dell’acciaio e il mondo green - I protagonisti si raccontano”.
Il filo conduttore degli interventi, coordinati da Massimo Temporelli, era “Comunicare la sostenibilità: mezzi e messaggi”. Un passaggio particolarmente delicato soprattutto quando si affronta proprio un tema caro a tutti quale l’ambiente e quando a farlo è un settore percepito come particolarmente impattante come l’acciaio.
Proprio il concetto di percezione è stato alla base dell’intervento del fondatore di siderHUB Paolo Morandi (a destra nell'immagine di testa), che partendo dall’illusione ottica “anatra o coniglio” di Joseph Jastrow ha evidenziato come la comunicazione dell’azienda possa essere fondamentale nell'aiutare l’osservatore a percepire il messaggio che si desidera inviare. «Basta pensare al caso della scoria o del rottame, percepiti da tanti come rifiuti, ma che invece sono materie prime fondamentali nella costruzione dei sottofondi stradali o nel riciclo per avere nuova vita – ha rimarcato Morandi -. Quello che conta davvero è però lo “storydoing": sono le aziende che devono imparare a raccontare cosa stanno facendo perché la comunicazione sia autentica».
Due esempi concreti di "storydoing" sono quelli presentati dagli altri panelist, la CSR Manager di Feralpi Group Isabella Manfredi e il responsabile comunicazione e relazioni esterne RICREA Roccandrea Iascone (rispettivamente a sinistra e al centro dell'immagine di testa).
«Uno degli elementi principali della comunicazione di un’azienda è senza dubbio la coerenza – ha ribadito Isabella Manfredi –, perché bisogna essere in linea con la vision, ma soprattutto si devono rendere partecipi del progetto le persone. Un passaggio fondamentale perché la comunicazione possa diventare davvero un elemento naturale dell’azienda. Nel nostro caso, si è visto in maniera molto forte nel piano della pandemia da Covid-19, dove si sono percepite in maniera chiara l’unione e la solidarietà tra i membri dell’azienda, il che è anche diventato una campagna comunicativa. Credo che un ulteriore miglioramento nella comunicazione dell’immagine della siderurgia ci potrebbe essere se si riuscissero a fare dei progetti comuni, non solo legati alle singole aziende».
Un lavoro ancor più complesso nel caso di RICREA: «Il nostro consorzio non vende prodotti o servizi, ma punta a creare la cultura di educazione ambientale, per la raccolta differenziata degli imballi in acciaio e per migliorarne il riciclo – ha spiegato Iascone-. Per cui, la nostra comunicazione deve sensibilizzare i cittadini per far rendere conto che sono loro i primi protagonisti del riciclo, insieme ai comuni che devono mettere a disposizione gli strumenti e i servizi per farlo. Questo è un compito complesso che supera il concetto tradizionale di uno spot di 30 secondi, ma che deve arrivare attraverso l’esperienza. Per questo abbiamo deciso di proporre iniziative che arrivino sul territorio, come Capitan acciaio. In ogni tappa stiamo tre giorni in una città a spiegare come funziona il riciclo, con lavori mirati sia per i più piccoli che per i genitori che li accompagnano. Per quanto riguarda i giovani, lo scorso anno è stata importante la presenza al Jova beach party, dove ad ogni concerto del noto cantante eravamo presenti con isole ecologiche ed elementi nati dal riciclo che facevano toccare con mano l’efficacia del corretto smaltimento, in un contesto in cui si producevano montagne di rifiuti».
28 novembre 2024
L'intervista a Luigi Piombi, BIP Sustainability & Energy Management, sull'Energy release.
Lascia un Commento