
Coronavirus: Cina produce meno minerale di ferro
Per il 2020 si prevede un calo del 3% ed un contestuale incremento delle importazioni
14 aprile 2020
La società di analisi GlobalData ha stimato che quest'anno la produzione cinese di minerale di ferro dovrebbe diminuire del 3% a 78,2 milioni di tonnellate a causa dell'impatto del coronavirus.
«Tra gennaio e febbraio 2020 – si legge nel report – i tassi operativi nelle miniere di ferro private sono diminuiti dal 34,9% al 29,6% e, nel complesso, la produzione cinese di minerale di ferro è diminuita del 4,6% su base annua. Diverse miniere e impianti hanno dovuto interrompere temporaneamente le attività di produzione. Le consegne e le spedizioni sono state ritardate o riprogrammate e c'era una carenza di lavoratori, che non potevano tornare nei siti minerari a causa delle prolungate festività del nuovo anno lunare, seguite da problemi di trasporto a causa del blocco».
Vinneth Bajaj, senior mining analyst di GlobalData, spiega che «a seguito del rallentamento della produzione interna, le importazioni di minerale di ferro sono cresciute dell'1,5% su base annua a gennaio e febbraio 2020, raggiungendo i 176,8 milioni di tonnellate. Tuttavia, gli acquisti accumulati nei porti a causa di difficoltà di trasporto, a causa del blocco e delle scorte nei porti, il 7 febbraio avevano raggiunto i 131,1 milioni di tonnellate».
GlobalData prevede che la produzione di minerale di ferro in Cina crescerà ad un tasso composto annuo dell'1,1% tra il 2020 e il 2024 per raggiungere 81,6 milioni di tonnellate. Bajaj conclude: «La crescita sarà relativamente piatta a causa dell'eliminazione della capacità siderurgica inefficiente, nell'ambito dell'iniziativa ambientale triennale "Blue Sky”».
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