17 dicembre 2019
TARANTO – Dopo quello di ArcelorMittal a Milano, in tarda mattinata è stato depositato presso la cancelleria del Tribunale del Riesame di Taranto il ricorso dei legali dei commissari straordinari di Ilva in AS, contro la decisione del giudice Francesco Maccagnano di respingere l'istanza di proroga con cui veniva chiesta la facoltà d'uso dell'Altoforno 2 dello stabilimento tarantino.
Ora si aspetta la fissazione della data dell'udienza che dovrebbe tenersi il 30 dicembre, secondo il calendario delle discussioni dei ricorsi già fissato dal Tribunale. La data successiva, il 7 gennaio, sarebbe infatti troppo vicina al 18 gennaio, data entro la quale si svolgeranno le ultime operazioni di spegnimento dell'altoforno, con il colaggio della salamandra.
Sino ad allora, per tutelare l'impianto da un punto di vista strutturale, saranno prodotte 4.800 tonnellate di ghisa al giorno. Dopo di che sia il giudice che il custode giudiziario Barbara Valenzano hanno previsto che i commissari effettuino comunque i lavori per consentire all'altoforno di ripartire. Ma è verosimile pensare che qualora il Riesame bocci il ricorso dei commissari, l'impianto si fermerà definitivamente, essendone già previsto il blocco entro il 2023.
Al Riesame spetterà dunque l'ultima parola sulla vicenda, che s'interseca inevitabilmente con la trattativa in corso tra il governo ed ArcelorMittal sul futuro del siderurgico tarantino. Trattativa che al momento sembra essere ancora in alto mare.
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