21 maggio 2019
RHO (Mi) – Un volume di affari di circa 15 milioni di euro, la maggior parte del quale generata in Italia, e la capacità di realizzare interventi di revamping su impianti esistenti, con l'inserimento di procedure personalizzate di automazione, sono la “cifra” – «insieme alla certezza, per i nostri committenti, di un servizio su misura garantito da oltre 40 anni di esperienza aziendale», ha spiegato a margine di Made in Steel 2019 il Managing Director Marco Capitanio – di Automazioni Industriali Capitanio di Odolo (Bs).
«Il nostro specifico settore di operazione – ha detto ancora Capitanio – non risente particolarmente per le tensioni di mercato, anche se ovviamente le acciaierie (Caleotto-Feralpi, Alfa Acciai, Riva sono solo alcuni dei clienti di AIC; ndr) non sono indifferenti alla cosa quando devono programmare un investimento per il revamping dei propri impianti».
C'è chi dice che l'introduzione di processi di automazione potrebbe provocare la perdita di posti di lavoro, ma Marco Capitanio ha replicato così: «Le stesse cose le sentivo dire a mio padre quaranta anni fa, ma la nostra esperienza (AIC collabora in maniera continuativa con le scuole e l'università; ndr) ci porta invece a dire, e a Made in Steel abbiamo verificato che si tratta di una percezione condivisa, che è l'esatto contrario. Perché soprattutto grazie all'esperienza degli istituti tecnici superiori abbiamo verificato che la grande richiesta di personale adeguatamente formato porta alla quasi piena occupazione dei diplomati che escono da queste scuole».
Marco Torricelli
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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