ORI Martin: «Flessibilità è la parola d'ordine»
Roberto de Miranda: «Preoccupa l'incertezza dell'automotive». Giovanni Marinoni Martin: «Il mercato è in frenata»
16 maggio 2019
RHO (Mi) – Nello stand, è lo O11 nel padiglione 24, il traffico è intenso, tanto che Roberto de Miranda, Executive Committee di ORI Martin (a destra nell'immagine), riesce a fatica a ritagliarsi un po' di tempo per parlare con siderweb: «La decisione di partecipare Made in Steel si sta confermando, per noi, certamente giusta – spiega – ma ne eravamo certi vista la nostra esperienza».
Il gruppo ORI Martin, forte di un ventaglio proposte per il mercato particolarmente ampio «ha chiuso il 2018 con risultati eccellenti – dice Giovanni Marinoni Martin, vice presidente del gruppo (a sinistra nell'immagine) – e anche il primo quarto del 2019 ha fatto registrare numeri positivi, ma il mercato è decisamente in frenata e prevediamo una seconda perte dell'anno meno positiva».
A pesare, secondo de Miranda, è soprattutto «l'incertezza del settore automotive, per noi molto importante, e per questo abbiamo adottato una strategia di verticalizzazione e diversificazione dell'offerta finale», facendo anche la scelta di «allargare le maglie della selezione dei clienti, ovviamente tenendo alta l'attenzione alla qualità del prodotto da immettere sul mercato».
Con relativa richiesta, chiarisce Marinoni Martin, «a chi opera nel settore commerciale, di una maggiore flessibilità e una maggiore capacità di reazione rapida alle esigenze che ci vengono proposte. E la risposta è stata soddisfacente».
Marco Torricelli
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