16 maggio 2019
RHO (Mi) - «Alle sfide del mercato di questi mesi si può rispondere in una sola maniera, con la flessibilità». Lo ha detto da Made in Steel l’amministratore delegato di Acciaierie Bertoli Safau, Alessandro Trivillin.
«È innegabile che nel 2019 i numeri siano peggiori rispetto allo scorso anno – spiega il manager del produttore friulano -, tuttavia se invece li confrontiamo con la media degli ultimi cinque anni non ci si può di certo lamentare. Ritengo infatti che il 2018 possa essere considerato un anno di euforia con cui non è possibile fare il paio. L’elemento che crea invece maggiore preoccupazione è il calo di visibilità, che abbiamo deciso di affrontare con la flessibilità produttiva piuttosto che erodendo i livelli di prezzo».
ABS ha infatti preferito adeguare i volumi alla richiesta con fermate produttive mirate e decise, con tempi rapidi. «Ogni venerdì decidiamo se il lunedì la produzione verrà avviata o meno – spiega Trivillin -. Per arrivare a questo livello di velocità abbiamo preso innanzitutto 250 responsabili a vario livello e dopo aver fornito il quadro di mercato abbiamo chiesto quali fossero le iniziative e i meccanismi da mettere in atto per stringere al massimo i tempi di fermata. Questo ha permesso di raggiungere più obiettivi. Oltre a quello pratico abbiamo reso consapevoli e partecipi i dipendenti delle scelte aziendali. Abbiamo quindi evitato inutili tensioni attraverso la massima trasparenza sulle scelte aziendali e con la conferma dell’intero piano di investimenti».
Il passo più importante in termini di investimento per ABS è il nuovo laminatoio vergella da 200 milioni di euro, che entrerà in funzione entro giugno 2020. «Al momento siamo ancora in una fase di studio – conferma Trivillin –. Da gennaio 2020 verrà avviato effettivamente il cantiere».
Trivillin ha anche evidenziato come il calo congiunturale sia un elemento che contraddistingue l’intera area eruo, verificato negli impianti esteri del gruppo friulano.
«Devo però dire che proprio qui a Made in Steel ho percepito un maggior ottimismo tra operatori e clienti, che speriamo possa tradursi in un miglioramento del sentiment generale» conclude il manager.
Davide Lorenzini
14 febbraio 2025
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