22 settembre 2018
BRESCIA - «Le grandi innovazioni avvengono nel momento in cui la gente non ha paura di fare qualcosa di diverso dal solito». La massima del matematico tedesco Georg Cantor risale alla fine del 1800, ma a innovA suona come modernissima. Confrontandosi con alcuni dei partecipanti si ha la conferma che non di mera teoria si trattava e si tratta. Ma dell’annuncio di un cambio di passo che, è ormai nelle cose, non sarà rinviabile.
E alla GAP, infatti, «il processo è già da tempo in corso – spiega Eligio Piantoni, l’amministratore delegato – perché se il nostro core business è quello rappresentato dal fornire servizi alle imprese nella gestione degli scarti, siamo consapevoli che l’innovazione, e la diversificazione, nel modo di garantirli è vitale». Da qui l’idea di dar vita a GAP Solution, «un sistema informatico in avanzata fase di sperimentazione – dice Piantoni – che ci permetterà di controllare tutti i processi e che migliorerà la nostra operatività sul campo e le performance delle aziende con le quali collaboriamo». Ma non solo.
«Perché se contiamo di rendere definitivamente operativo il sistema entro il 2019 – dice ancora Piantoni – stiamo anche lavorando ad un progetto che ci porterà ad alimentare elettricamente i nostri mezzi di movimentazione, anche quelli molto pesanti; mentre puntiamo ad rendere ancora più efficiente il nostro metodo grazie al quale abbiamo permesso ad Acciai Speciali Terni di evitare che dal parco rottami arrivassero nel forno materiali non conformi alle specifiche caratteristiche della singola colata».
Ma il cambio di passo si impone anche nella gestione della sicurezza aziendale, intesa come protezione globale: «E qui – dice Giancarlo Gervasoni, vice presidente esecutivo di Zerogroup – spesso ci confrontiamo con una realtà che non sembra aver ancora acquisito la giusta mentalità». La percezione del pericolo «per esempio rappresentato da un possibile cyber attacco – spiega Gervasoni – non fa ancora parte del bagaglio culturale delle imprese, soprattutto di quelle di dimensioni più contenute e questo disvalore rischia di rivelarsi fatale per molte di loro».
La soluzione, secondo Gervasoni, «si deve però trovare in fretta, anche attraverso una puntuale formazione, da maggio scorso è per esempio obbligatorio rendere pubblici gli episodi relativi agli attacchi informatici subìti, magari con associazioni di categoria più presenti e con un top management aziendale che, grazie anche al ricambio generazione e ad un diverso approccio con la tecnologia, possa recepire più in fretta queste istanze».
Sulla necessità di innovare, soprattutto sotto il profilo dell’approccio, concorda Silvano Lancini, presidente di Sme.UP: «La questione, infatti – dice – non è solo tecnologica, perché decisivo resta il focalizzarsi sui problemi, su come affrontarli e soprattutto su come risolverli». Per questo «è necessario che i produttori di acciaio, ancora non in prima linea in questo, sappiano scegliere il partner giusto con il quale ricercare le soluzioni informatiche più opportune in base alle loro esigenze».
Un esempio, spiega Lancini, «è quello rappresentato dalla necessità di mettere in comunicazione tra loro, cosa che oggi spesso non avviene ancora, i grandi computer che gestiscono, elaborando milioni di dati, i singoli settori di un’acciaieria. Creare e gestire una rete intelligente, che ottimizzi le varie fasi delle lavorazioni, permette di ottenere performance migliori, ottimizzando i tempi, aumentando la sicurezza e riducendo i costi. Ma di lavoro da fare ce n’è ancora molto».
Come quello fatto da Superpartes, «la cui mission aziendale è quella di fare ricerca e sviluppo e che innovA si è presentata – spiega l’amministratore delegato Marino Piotti – con alcune soluzioni dedicate proprio al settore siderurgico, come quella presentata da Inxpect, con il quale siamo pronti a collaborare portando il nostro bagaglio di conoscenze».
I dettagli li illustrano Sandro Condarcuri e Piera Rossini, proprio di Inxpect: «Si tratta di un innovativo sistema di controllo radar in grado di creare una barriera di protezione, utilizzabile anche dall’industria pesante, per la cui messa a punto abbiamo lavorato per tre anni e che oggi è pronta per diventare operativa».
Marco Torricelli
9 maggio 2025
Edizione speciale del siderweb TG dedicata all'undicesima edizione di Made in Steel.
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