18 febbraio 2025 Translated by Deepl
Il 2025 si presenta come un anno di transizione per il settore degli acciai speciali: se da un lato i consumi restano ancora deboli, dall'altro si intravedono segnali di ripresa in alcuni segmenti chiave, con un possibile ritorno del consumo apparente. È quanto è emerso nel corso dell'intervista ad Andrea Di Bello, business development director di Abs, durante il webinar "Focus specialties" di siderweb.
Da maggio 2023, la domanda ha subito una graduale diminuzione, fino ai livelli minimi toccati tra l'autunno e l'inverno del 2024. Secondo Di Bello, questa crisi, iniziata con il progressivo svuotamento degli stock accumulati nel post-Covid, è stata resa più complessa da «fattori geopolitici, come lo scontro economico tra Usa e Cina, ma anche dalle implicazioni del Green Deal europeo». Tuttavia, alcuni segnali di miglioramento iniziano a intravedersi: il calo dei tassi d'interesse e la speranza di una soluzione al conflitto russo-ucraino potrebbero favorire una ripresa. Attualmente, gli stock lungo le filiere sono ai minimi, rendendo il consumo apparente molto vicino a quello reale.
Nonostante ciò, la fiducia nella ricostituzione delle scorte rimane incerta. «Alcuni attori della filiera iniziano a valutare la possibilità di aumentare le scorte dinnanzi alla crescita dei costi e alla necessità di rialzare i prezzi, ma il quadro è ancora poco chiaro», ha sottolineato Di Bello. Un segnale interessante arriva dal mondo degli Oem, con alcuni grandi clienti che chiedono garanzie di fornitura per il 2025. Questo potrebbe indicare un prossimo, seppur timido, aumento del consumo reale e, di conseguenza, anche del consumo apparente.
Analizzando i diversi settori industriali, Di Bello ha evidenziato una situazione eterogenea: nell'automotive, il segmento delle passenger car ha subito cali drastici negli ultimi anni, in gran parte dovuti agli effetti del Green Deal europeo. Tuttavia, il consumo di acciaio si è ora stabilizzato su livelli bassi, senza ulteriori peggioramenti all'orizzonte. L'agricolo è un settore che ha registrato una pesante battuta d'arresto nel 2024, ma dal quale ora stanno arrivando nuovi ordinativi. Quello del trasporto pesante (truck) è il comparto che mostra i segnali maggiormente positivi, con una domanda più stabile rispetto agli altri segmenti. Il settore delle macchine movimento terra ha subito cali significativi, anche se meno accentuati rispetto all'automotive, e qui gli investimenti legati al Pnrr potrebbero rappresentare un fattore di rilancio del consumo di acciaio. Infine, solida la tenuta del ferroviario e dell'oil & gas, mentre la meccanica soffre a causa della stretta connessione con i beni di investimento, che stanno attraversando un periodo di rallentamento.
Uno degli aspetti più critici per il settore degli acciai speciali (e, più in generale, siderurgico) è la compressione del margine di profitto, a causa di un eccesso di offerta e di un crollo dei prezzi di vendita che non è stato accompagnato da un'adeguata riduzione dei costi di produzione. Di Bello ha definito la situazione «insostenibile», al punto che alcuni competitor hanno annunciato la sospensione delle vendite. In particolare, l'alto costo dell'energia, legato alle fluttuazioni del prezzo del gas, è un ulteriore ostacolo per la competitività europea. «Viviamo un paradosso: come Europa siamo dipendenti da forniture estere, e al tempo stesso facciamo speculazione», ha affermato Di Bello. A livello istituzionale, sono in corso sforzi per sensibilizzare Bruxelles sulla necessità di misure a sostegno dell'industria. «Nel lungo termine, servirà un aumento della capacità produttiva di energia, anche attraverso il nucleare e le rinnovabili. Ma già nel breve periodo si può fare molto per mitigare il problema», ha aggiunto.
Sul tema dei dazi statunitensi sull'acciaio, Di Bello ha sottolineato come Abs, nonostante tutto, dovrebbe riuscire a mantenere la propria quota di esportazioni extra Ue. «Quando si erige un muro nel commercio internazionale, si aprono anche porte di ingresso altrove. I mercati trovano nuovi equilibri e noi siamo abituati a navigare in queste acque», ha commentato.
Di fronte a un panorama così complesso, Abs continua a rispondere con una strategia basata su innovazione e customer-centricity. «Vogliamo rappresentare per i nostri clienti un'opportunità di crescita e di innovazione, offrendo soluzioni che migliorino la competitività e riducano gli sprechi lungo la filiera», ha spiegato Di Bello. L'azienda punta su qualità e flessibilità produttiva, grazie agli impianti Danieli, che le permettono di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato.
Infine, dal punto di vista della sostenibilità, Abs si è posta l'obiettivo di abbattere le proprie emissioni del 30% entro il 2030. Tra i progetti in corso figurano l'installazione di impianti fotovoltaici, l'introduzione dell'idrogeno nei forni di riscaldo delle barre e la fornitura ai clienti della carbon footprint dei prodotti Abs.
Stefano Gennari
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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