20 febbraio 2024 Translated by Deepl
L’attività dei settori utilizzatori degli acciai speciali è prevista in sostanziale stabilità quest’anno: +0,1% sul 2023, secondo l’elaborazione degli ultimi dati di Eurofer dell’Ufficio Studi siderweb. A trascinare il comparto saranno elettrodomestici (+3,1%) e altri mezzi di trasporto (+1,2%). Stabilità e segno meno per prodotti in metallo, macchine e apparecchiature meccaniche, automotive, costruzioni.
Lo scorso anno è stato un anno spaccato a metà: da un lato prodotti in metallo, costruzioni ed elettrodomestici (che coprono circa il 50% del consumo) hanno rallentato tra il 2 e il 3%; al contrario, l’altra metà del mercato è cresciuta tra l'1,6% e l’8,8% (particolarmente bene automotive e altri mezzi di trasporto).
È quanto ha analizzato il responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, Stefano Ferrari, e presentato in apertura del webinar “Acciai speciali: a quando la ripresa?”, che si è tenuto questa mattina.
«Il settore, un po’ come il resto della filiera in questi mesi, si trova in una situazione di “vorrei ma non posso” – ha spiegato Ferrari -. Si registrano spinte dei produttori verso un aumento dei prezzi, ma anche la difficoltà a trasferire al mercato questi rincari, per via di una domanda non brillante. Le prospettive nel breve non sono entusiasmanti. È probabile che il 2024 sarà un anno di transizione verso un 2025 per cui, a oggi, si sono elaborate previsioni migliori. Esse, però, andranno come sempre confermate sul campo». Nel 2025, infatti, si stima una crescita dei settori utilizzatori dell’1,5%.
Quanto alle quotazioni, da inizio 2021 i tondi 18NiCrMo5 ricotti e i tondi laminati C45 hanno avuto un andamento simile, con aumenti fino a primavera 2022, seguiti da una discesa. Nell’ultima rilevazione di siderweb dello scorso 1° febbraio, il segno meno riguarda pressoché tutti i prodotti monitorati. Il differenziale tra le due categorie è di circa 400 euro la tonnellata a favore dei tondi legati ricotti.
«Nell’ultimo biennio – ha sottolineato Ferrari – la connessione tra andamento delle quotazioni del rottame e dei C45 è stata piuttosto scarsa. Sulla formazione del prezzo sembrano aver influito maggiormente altri fattori, come la domanda o altri input produttivi. Il prezzo del C45 negli ultimi 6-7 mesi è stato in continuo calo; quello del rottame tra lo stabile e il lieve rialzo».
Infine, un accenno alla produzione nazionale di acciai speciali, secondo gli ultimi dati disponibili di Federacciai. Dal 2010 al 2022, i piani in acciai speciali hanno perso il 22% di output. I lunghi hanno guadagnato il 25% nello stesso periodo, con il 2021 che li ha visti salire sopra la soglia dei 4 milioni di tonnellate. «Per il 2023, avendo costantemente raccolto informazioni dal mercato, le stime potrebbero essere di un calo produttivo di circa il 5% rispetto all’anno prima» secondo Ferrari.
Elisa Bonomelli
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