Scopri
Siderweb
Prova Gratuita 
I nostri video

de Miranda (ORI Martin): abituarsi a nuova normalità del mercato delle auto

Per il Gruppo sono in programma nuove acquisizioni e investimenti in decarbonizzazione

Translated by Deepl

Continuare ad affrontare con successo le sfide della decarbonizzazione, pianificare investimenti per esplorare nuove nicchie e abituarsi a una nuova normalità per il mercato dell’auto in Europa. Questa, in sintesi, la visione di Roberto de Miranda, membro del comitato esecutivo del gruppo ORI Martin, intervenuto al webinar di siderweb “Acciai speciali: a quando la ripresa?" di questa mattina.

Il settore degli acciai speciali viene da oltre un triennio di difficoltà, periodo nel quale «c’è stata una tendenza alla "commoditizzazione" di alcuni nostri prodotti, con alcuni competitor entrati a gamba tesa nei nostri mercati aumentando la competizione in un settore che, fino a qualche anno fa, si difendeva come una nicchia». In particolare, a rendere complessi gli anni successivi alla pandemia di Covid-19 è stata la profonda crisi del settore automotive. «Nel 2018 in Europa si sono prodotti quasi 15 milioni di autovetture, nel 2022 non siamo arrivati agli 11 milioni e nel 2023 abbiamo di poco superato questa soglia. A conti fatti in tre anni – sottolinea Roberto de Miranda – abbiamo perso 4,5 milioni di unità prodotte ed è chiaro come questo rappresenti per tutta la filiera un fortissimo impoverimento. Danni della crisi di passenger cars che siamo riusciti a contenere, in parte, grazie alle buone prestazioni di altri settori, come quello dei truck, del movimento terra e dell’agricoltura».

In chiaroscuro questi primi mesi del 2024: «Per lo stampaggio a freddo, ovvero prodotti come la vergella utilizzata nella realizzazione di componentistica delle auto, alla fine dello scorso anno si prevedeva una crescita che non si sta concretizzando. Tuttavia, non notiamo una diminuzione e quindi siamo di fronte a una stabilità che può essere interpretata come una situazione positiva, vedendo vedere il bicchiere mezzo pieno. Passando allo stampaggio a caldo, quindi a prodotti come le barre, siamo di fronte a situazioni diverse a seconda del mercato di sbocco. Da un lato, abbiamo un settore agricolo che dopo aver performato tanto è in crisi, con cali fino al -30%, dall’altro comparti come l’industrial, i truck e le costruzioni nei quali gli ordini ci sono». Un discorso a parte, sempre per quanto riguarda i prodotti a caldo, vale per le passenger cars che, in questi primi mesi del 2024, «non registrano una crisi, ma una fase di stabilità, nel senso che seppur di fronte a una crescita continuiamo e continueremo a restare volumi più bassi rispetto al 2018. Dobbiamo abituarci a questa nuova normalità». A condizionare il settore automotive, il principale settore nel quale si muove il gruppo ORI Martin, è la difficoltà nella vendita delle auto elettriche che, come argomenta de Miranda, sta vivendo una «strana dicotomia: a fronte di previsioni di crescita non corrisponde un aumento dei numeri reali. Per fare un esempio concreto, tramite un cliente, come ORI Martin abbiamo lavorato indirettamente alla fornitura di componentistica per la Volkswagen e abbiamo assistito a tagli del 50-60% rispetto ai programmi originali. Questo dimostra quanto l’auto elettrica stia viaggiando con il freno a mano tirato».

Uscendo dal settore auto, gli acciai speciali stanno registrando buone performance in un comparto come quello ferroviario, mentre per quello dell’eolico la situazione è paragonabile a quella già descritta per l’auto elettrica: «Anche qui – continua Roberto de Miranda – a fronte di grandi previsioni di crescita, i numeri non corrispondono alle aspettative. A pesare è il fatto che tanta della componentistica arriva dalla Cina e questo, a causa delle regole Ue, mette in crisi i produttori europei che trainano anche noi». E a proposito di regole europee, le aziende siderurgiche sono in attesa degli effetti del CBAM: «Per quanto possa essere corretto a livello di principio, dobbiamo attendere per capire come sarà applicato. Il rischio è che blocchi l’acciaio, ma non i prodotti lavorati in acciaio. Questo è il pericolo dal quale proteggere la nostra siderurgia e mi auguro che la prossima Commissione persegua nel percorso della transizione ecologica ed energetica non con l’ideologia, bensì tenendo conto delle esigenze di aziende che stanno già facendo sforzi molto ingenti».

Per quanto riguarda il mercato, storicamente il settore degli acciai speciali aveva tra le sue caratteristiche quella di lavorare con portafogli ordini superiori rispetto a quelli di altri prodotti in acciaio; tuttavia, «ultimamente – spiega de Miranda – abbiamo una visibilità più corta rispetto a quella del 2021-2022, perché i programmi sono più stringati e ci sono clienti che dall’oggi al domani cancellano ordini, con l’aggiunta di competitor molto più aggressivi che in passato. E questa è una situazione abbastanza anomala». Due fattori giocano un ruolo centrale: «Il primo è il nervosismo sui prezzi, perché probabilmente abbiamo raggiunto il pavimento, ovvero difficilmente riusciremo ad avere quotazioni dei prodotti più basse delle attuali; il secondo è la mancanza del consumo apparente, soprattutto a causa dell’andamento del mercato tedesco».

Infine, il membro del comitato esecutivo di ORI Martin ha parlato del prossimo futuro delle prossime operazioni in programma per il gruppo: «Puntiamo a chiudere a breve un'acquisizione per andare verso un acciaio integrato. Per questo, non prevedendo grandi aumenti di produzione, puntiamo a completare sempre di più il nostro prodotto con l’acquisto di due aziende a valle della filiera che, utilizzando direttamente il nostro prodotto, ci permettano di esplorare nuovi mercati. Poi, continueremo con un piano di decarbonizzazione molto stimolante, con investimenti per ridurre le nostre già basse emissioni e centrare gli obiettivi Ue».


Eventi

ORI Martin, in estate arriva il nuovo forno

Il produttore pronto ad aggiornare gli impianti per ridurre le emissioni di CO2

di Davide Lorenzini

ORI Martin verso l’acquisizione della ex RIV

Siglato un contratto d’affitto propedeutico all’operazione di verticalizzazione

di Stefano Gennari

Scolari (ABS): investire su sostenibilità e competitività

Questa la ricetta del produttore friulano per affrontare le nuove sfide

di Stefano Gennari

Acciai speciali: consumo spaccato a metà

Ferrari (Ufficio Studi siderweb): il 2024 sarà un anno di transizione verso un’auspicata ripresa più robusta

di Elisa Bonomelli

ABS Service: «La vicinanza e la consulenza sono driver fondamentali»

Interviste a Camilla Benedetti (presidente), Stefano Scolari (ad) e Federico Buiatti (business development director)

di Redazione siderweb
Altre News

Lascia un Commento



“Spesso non sai quali sono i tuoi punti di forza fino a quando non affronti le tue debolezze”

Susan Gale

DOSSIER

Dossier

Futura Expo 2023

Acciaio ancora protagonista di sostenibilità

ARTICOLI SIMILI

Eventi

ORI Martin, in estate arriva il nuovo forno

Il produttore pronto ad aggiornare gli impianti per ridurre le emissioni di CO2

di Davide Lorenzini

ORI Martin verso l’acquisizione della ex RIV

Siglato un contratto d’affitto propedeutico all’operazione di verticalizzazione

di Stefano Gennari

Scolari (ABS): investire su sostenibilità e competitività

Questa la ricetta del produttore friulano per affrontare le nuove sfide

di Stefano Gennari

Acciai speciali: consumo spaccato a metà

Ferrari (Ufficio Studi siderweb): il 2024 sarà un anno di transizione verso un’auspicata ripresa più robusta

di Elisa Bonomelli

ABS Service: «La vicinanza e la consulenza sono driver fondamentali»

Interviste a Camilla Benedetti (presidente), Stefano Scolari (ad) e Federico Buiatti (business development director)

di Redazione siderweb
Altre News

MERCATI

SPECIALI

Speciali

Speciale Congiuntura 2023

Produzione, commercio, prezzi: le analisi dei dati e dell'andamento dell'acciaio nel 2023 a cura dell'Ufficio Studi siderweb.

Altri Speciali

Riciclo imballaggi

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»
A cura di Federico Fusca

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»

Una sola richiesta: «Uniformare i sistemi di calcolo delle quantità riciclate per raggiungere i target comuni»