25 luglio 2023 Translated by Deepl
Sul rottame si registra «una tendenza al rialzo. Gli stock di magazzino sono tutti molto bassi, in Italia e nel resto d’Europa. Ci sono molti lavori pubblici sulla carta, un problema di liquidità e di non fiducia degli operatori economici privati, il conflitto ucraino che crea instabilità. Ma ci dovrebbe essere un rialzo, magari limitato». Così l’amministratore delegato di Ferriera Valsabbia, Ruggero Brunori, aprendo il momento delle interviste agli operatori durante il webinar di siderweb MERCATO & DINTORNI.
Che sull’andamento generale del mercato si è detto «abbastanza fiducioso in una domanda forse più adeguata nella seconda parte dell’anno». L’inizio del 2023 è stato caratterizzato dall’incertezza: «Non si riusciva a definire quali fossero i volumi adeguati al mercato. Alcuni Paesi, Italia compresa, hanno ridotto fortemente la domanda. C’erano aspettative di rimbalzo, che purtroppo poi è avvenuto lentamente. Da un lato permane la debolezza della domanda – ha detto Brunori -, ma dall’altro lato ci sono moltissimi lavori da fare. Se non modernizziamo questo Paese, e il Pnrr ci dà l’opportunità di avere infrastrutture moderne, non potremo crescere».
Alla debolezza della richiesta si aggiunge il permanere degli alti costi energetici, unito alla cancellazione del credito d’imposta. «Non possiamo continuare ad avere un differenziale costante rispetto alla Germania e alla Francia, vuol dire essere fuori mercato – ha detto ancora Brunori -. È fondamentale che si arrivi a un provvedimento governativo, in accordo con le condizioni di fattibilità, che ci permetta di essere competitivi. Non passiamo pagare l’energia il doppio rispetto alla Francia e il 50% in più rispetto alla Germania. Tra l’altro, il costo dell’energia è una componente che non dipende dalla nostra capacità di produrre e di fare impresa. Qualcosa bisognerà fare, altrimenti saremo tagliati fuori dal mercato».
Tanto più che uno dei principali mercati di riferimento per l’Italia, quello tedesco, è fermo. Parte della responsabilità, secondo Brunori, ce l’hanno «l’inflazione e il costo del denaro. Tutti gli operatori privati che devono investire hanno avuto paura e fermato i lavori; stanno andando a rilento e proseguono solo i lavori pubblici». E c’è un’altra anomalia, secondo l’ad di Ferriera Valsabbia: «Gli stock di magazzino dei nostri consumatori erano sempre a 3-4 mesi, per essere compatibili con il mercato. Oggi sono limitati a un mese, i clienti comprano al bisogno. Questo fa un po’ paura» ha detto Brunori. Situazione analoga, ha proseguito, si riscontra per la Francia. Ciò significa che «le economie europee principali sono ferme e ciò si riverbera negativamente su di noi, creando tensione e perplessità. Spero che con settembre si schiarisca lo scenario».
Arrivando direttamente a Ferriera Valsabbia, è stato completato l’ampliamento di magazzino annunciato nei mesi scorsi e ora si lavora ai prossimi investimenti. La controllata Ecoacciai «ha un programma per la valorizzazione dei metalli non ferrosi che escono dall’impianto e per migliorare la produzione inserendo nuova pressa a cesoia per lavorare il rottame ed essere più presenti sul mercato toscano» ha spiegato Brunori. A Odolo «stiamo introducendo un impianto di laminazione con un sistema diverso rispetto all’uso del gas, che sfrutta per esempio forni a induzione per diminuirne il consumo, campo in cui siamo abbastanza in una fase avanzata, sfruttando la carica a caldo».
Elisa Bonomelli
29 novembre 2024
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