4 aprile 2023
Il mercato a due velocità descritto nell’analisi di Gianfranco Tosini per i tubi ha trovato conferma anche nelle parole di due dei protagonisti del webinar siderweb MERCATO & DINTORNI: Gianfranco Imperato, CEO di Trasteel International, e Luigi Cuzzolin, amministratore delegato di Pipex Italia.
Trasteel: nuova acquisizione tra pochi giorni
«Dopo un gennaio effervescente, nel settore dei tubi per mobilio, stiamo affrontando quello che tecnicamente definiamo un vuoto di mercato: i clienti comprano solo al bisogno, influenzati, quasi fosse un condizionamento psicologico, dalla grande incertezza comunicata dai media. La negatività della congiuntura internazionale azzera l’appetito degli utilizzatori e ci porta quindi a navigare a vista. Nel nostro caso, inoltre, diventa molto complesso ribaltare a valle gli aumenti dei coils. Pertanto, mi aspetto che se la domanda non darà segni di risveglio, anche la nostra materia prima dovrà necessariamente scendere nelle prossime settimane».
Imperato ha infatti rimarcato che nell’ultimo ventennio per il mercato dell’acciaio la parola “normalità” ha perso di significato, con i prezzi che dapprima si erano allineati a livello internazionale a seguito della globalizzazione, mentre ora sono tornati a regionalizzarsi per macroaree, ad esempio Usa, Ue e Cina.
«Senza contare che quando il mercato è così rallentato anche tra i gruppi siderurgici europei si scatena la tendenza a dare vita a una sorta di dumping interno, nel tentativo di accaparrarsi le poche commesse disponibili - ha spiegato Imperato -. Il nostro gruppo, comunque, guarda al futuro con fiducia e tende a diversificare. La prossima settimana, ad esempio, chiuderemo l’acquisizione di un’azienda specializzata nel mercato dei tubi in acciaio per la struttura metallica dei sedili auto. Una sorta di nicchia, ma in un settore che ci aspettiamo possa crescere significativamente e che non subirà gli effetti del passaggio alla mobilità elettrica».
Acquisizioni che per il gruppo Trasteel non sono certo una novità, dopo che lo scorso anno ha rilevato Profilmec, operazione che ha portato il fatturato di gruppo a superare gli 1,5 miliardi di dimensione in soli quattro anni.
Pipex: decarbonizzazione e innovazione possono attrarre talenti
Inizio di anno senza dubbio migliore delle attese per i tubi senza saldatura, secondo Cuzzolin. «Dopo un 2022 ottimo, ci aspettavamo una vistosa frenata nel nuovo anno, che di fatto non c’è stata. Il rallentamento lo abbiamo sentito ma in maniera più contenuta. Ci aspettiamo ora una fase di stabilizzazione fino almeno a giugno, per poi assistere a una nuova crescita, in linea con le previsioni presentate. Sicuramente in questi primi mesi a livello di filiera quella che si è trovata a soffrire di più è stata la distribuzione».
Nemmeno lo scoppio del conflitto in Ucraina è riuscito a condizionare il mercato di Pipex e soprattutto del fornitore slovacco Železiarne Podbrezová. Anche in Repubblica Slovacca, confinante con l’Ucraina, il conflitto avrebbe creato solo limitati problemi per alcune materie prime, per esempio l'antracite, e avuto effetti sulle quotazioni energetiche. Una dinamica che ha contagiato tutta Europa.
«Credo che il futuro possa essere ricco di opportunità anche sul fronte di decarbonizzazione e riduzione dell’impatto ambientale. Come gruppo abbiamo deciso di costituire una società ad hoc, Pipex Energy, per proporre ai colleghi della filiera delle soluzioni che riteniamo particolarmente efficaci. Inoltre, ritengo che i filoni di decarbonizzazione e innovazione possano permettere alla siderurgia di tornare attrattiva anche per i giovani talenti. Un problema, quello del turnover, con cui tutte le nostre aziende si stanno confrontando in questi anni».
Cuzzolin ha concluso indicando come il mercato Usa per i prodotti europei stia tornando sempre più centrale, dal momento che alcuni clienti sono disposti a pagare il dazio per lo sforamento delle quote previste nell’accordo di superamento della Section 232. «Section 232 su cui Usa e Ue sui stanno confrontando per un superamento definitivo e senza quote per ripristinare i flussi commerciali storici. Anche perché la siderurgia americana è al centro di una trasformazione storica, con una crescita esponenziale dei prodotti elettro siderurgici».
Davide Lorenzini
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