23 giugno 2022 Translated by Deepl
DÜSSELDORF - Un mercato sempre più complesso, in cui si devono fare i conti con variabili che sfuggono al controllo delle imprese. Anche la bresciana ORI Martin si riconosce in questa fotografia scattata al wire di Düsseldorf; uno scenario che nel breve termine potrebbe anche diventare ancor più complicato.
«A fine mese potrebbero non essere confermati i sostegni agli energivori - ricorda il vicepresidente, Giovanni Marinoni Martin - e questo potrebbe creare un grande problema di competitività per i prodotti siderurgici italiani, e non solo siderurgici: l’effetto potrebbe coinvolgere l’intera filiera, fino agli utilizzatori finali. In Francia e Spagna sono state fatte scelte diverse e si vede. O l’Italia decide di iniziare a ragionare seguendo gli esempi degli altri Paesi, o i problemi non tarderanno a manifestarsi. I dubbi che rendono complesso fare previsioni fino a fine anno restano tanti».
Problemi che potrebbero rendere più complesso anche il buon lavoro fatto dall’azienda nel corso di quest’edizione 2022 del wire. «Mi sento di poter dire che la fiera sta andando bene e rispecchiando quanto ci aspettavamo - dice il consigliere delegato di ORI Martin, Roberto de Miranda -. Anche se, pur avendo avuto contatti di qualità, abbiamo riscontrato che ben pochi vengono da fuori Ue. E questo, per una realtà storica come il wire, è un elemento che fa riflettere».
Quanto al mercato, de Miranda evidenzia che, anche a fronte di una domanda meno depressa di quanto potesse apparire, ci si trova nell’impossibilità di quotare lotti minimi di materiale. «In questa fase non si vede la minima componente apparente di consumo. Anzi, molti stanno abbassando i magazzini. Tuttavia, questo trend non potrà durare all’infinito. Lo stesso ragionamento si applica al comparto auto, ancora in difficoltà. Prima o poi, però, i componenti dovranno arrivare. C’è da dire, invece, che alcuni settori stanno andando ancora bene. Penso a macchine agricole, truck e movimento terra, e anche la meccanica si sta difendendo bene. Ripeto, la grande assente è ancora l’auto, non solo europea ma a livello globale».
Sul fronte investimenti il produttore bresciano di acciai lunghi speciali sta puntando ancora sulla sostenibilità, con due importanti impianti fotovoltaici da 7 e 5 megawatt rispettivamente a Ceprano (Fr) e Ospitaletto (Bs). Ospitaletto su cui si concentrano anche le energie del gruppo per migliorare costantemente le performance nel passaggio da acciai comuni (ex Stefana) ad acciai speciali, che sono il core del gruppo. «Sono investimenti già pianificati ma che ora, oltre all’attenzione all’ambiente, possono dare una mano anche dal lato economico, visti i rincari energetici - spiegano de Miranda e Marinoni Martin -. Il rammarico è che, ancora una volta, la burocrazia sta rallentando a Ceprano quella che dovrebbe essere un’operazione semplice, perché fatta sui nostri terreni. Speriamo che la situazione si sblocchi in tempi brevi».
Nell'immagine, foto di gruppo allo stand di ORI Martin al wire 2022.
Davide Lorenzini
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