8 marzo 2022 Translated by Deepl
Secondo Alfredo Mariotti, General Manager di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, che ha preso parte al webinar "PNRR: l’acciaio alla prova della crescita", organizzato oggi da siderweb, «attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà decisamente impegnativo e noi dovremo essere bravi a cogliere il meglio di quanto interessa il nostro settore specifico, come l’automazione e la transizione 4.0, per i quali c’erano 18 miliardi di euro disponibili, uno dei quali è già stato utilizzato».
Un aspetto sul quale Mariotti ha voluto però mettere l’accento è stato quello relativo all’evoluzione, «che deve diventare strutturale e non incontrare nuovi ostacoli una volta utilizzate le risorse messe a disposizione con questo piano straordinario».
A partire «dallo sviluppo delle reti, della digitalizzazione dell’infrastruttura, visto che la mobilità ci interesserà in maniera indiretta e anche dalle politiche dedicate alla formazione».
E a questo proposito, Mariotti ha ricordato come «la nostra UCIMU Academy è nata proprio per formare il personale e renderlo pronto a operare sulle macchine di ultima generazione e in continua evoluzione. Giovani e famiglie stanno rivalutando il nostro settore, ma permane lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro che non permette ancora di coprire tutti i posti disponibili con personale qualificato».
Il mondo dell’impresa, ha però spiegato, «non può fare tutto da solo e ci vorrà del tempo e una nuova organizzazione della scuola, che dovrà attrezzarsi in maniera completa, dotandosi di formatori che, a loro volta, dovranno essere adeguatamente formati».
Quanto all’industria delle macchine utensili, il General Manager di UCIMU ha ricordato che «il 2021 è stato un anno decisamente favorevole, anche perché le imprese sono state brave a sfruttare il trend positivo che si è sviluppato, recuperando tutto il terreno perso nel 2020 e proiettandosi per il 2022 con una tendenza che dovrebbe portare a toccare valori migliori del 2019».
Per Alfredo Mariotti, peraltro, «il mercato italiano è ancora sostenuto dagli investimenti per la transizione 4.0, anche se le difficoltà relative al reperimento e ai prezzi delle materie prime e dei componenti elettronici, oltre ai costi energetici, rappresentano un ostacolo di difficile superamento».
Sollecitato da Davide Lorenzini, poi, Mariotti ha toccato le tematiche relative alla guerra tra Russia e Ucraina: «La situazione è molto preoccupante – ha detto – ovviamente in modo particolare per le popolazioni coinvolte, ma anche per tutto il sistema economico mondiale».
Quanto alle imprese italiane organizzate da UCIMU, «la situazione riguarda naturalmente anche loro, ma l’export in Russia e in Ucraina rappresenta il 4% del totale che viene realizzato in un anno. Ovviamente – ha anche ricordato il General Manager di UCIMU – ci sono effettivamente difficoltà per l’export di macchine “dual use”, ma quello che pesa molto è il problema relativo alla carenza di materie prime e materiali, che per i nostri imprenditori rappresenta un handicap particolarmente importante».
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