12 ottobre 2021 Translated by Deepl
Sul futuro di Steel, l’azienda di Sarmato (Pc), attiva nel settore degli acciai speciali, nell’industria meccanica e petrolifera, l’amministratore delegato Marco Gatti non ha dubbi: «Vogliamo continuare a crescere – ha spiegato a Made in Steel – e questa volontà è stata se possibile rafforzata con la partecipazione all’evento, dove le sensazioni, dopo quasi due anni di lontananza, sono state molto buone: siamo tornati a poter praticare quei rapporti personali che, a mio modo di vedere, sono indispensabili».
Ma c’è anche dell’altro, perché Gatti ha messo in risultato un altro aspetto importante: «Spero che dall’esperienza fatta con il lockdown abbiamo tutti tratto una lezione importante che ci porti, fin da questa fare di ripartenza, a pensare più come “noi” che come “io”, facendo davvero sistema».
Quanto al settore nel quale l’azienda è operativa, l’amministratore delegato di Steel ha parlato di «grande crescita, con volumi, fatturati e marginalità elevati», ma anche del rischio di «una marcia indietro delle quotazioni che, se fosse troppo brusca, potrebbe innescare delle dinamiche negative pericolose».
Tanto che secondo Marco Gatti, «sulla base di quanto registrato nei mesi scorsi, il 2022 potrebbe continuare a regalarci buone soddisfazioni, ma sarà necessario verificare se i segnali di frenata che si sono presentati nell’ultimo periodo diventeranno una certezza e con quale portata».
Altro dubbio “pesante” in relazione al futuro è quello relativo «al costo del gas, del quale Steel è una grande utilizzatrice. Grazie a un contratto di lunga durata – ha spiegato ancora Gatti – siamo riusciti a bloccare il prezzo ancora per un po' di tempo, ma quando dovremo ricontrattarne l’acquisto rischiamo un rincaro anche di quattro volte e, ovviamente, questo potrebbe rappresentare un problema serio».
Il futuro di Steel, comunque, garantisce l’amministratore delegato, «sarà caratterizzato dall’incremento delle attività all’estero, dove abbiamo registrato una crescita anche del 600%, soprattutto in Germania, Francia e Austria, dove i prodotti nei quali noi siamo specializzati sono carenti e sui quali ci siamo concentrati con grande attenzione, grazie alla gamma di tondi che possiamo mettere a disposizione e alla moderna tecnologia di trattamento termico, sulla quale abbiamo fatto investimenti importanti, che ci pone all’avanguardia nel settore».
Riguardo al mercato estero, poi, Marco Gatti è chiaro: «Se hai materiale di qualità – spiega – difficilmente ti verranno fatti dei problemi sul prezzo di vendita e i pagamenti sono estremamente più veloci che in Italia, dove spesso le esposizioni risultano difficilmente sopportabili». Tanto che «stiamo ragionando sulla possibilità di nuove aperture nei Paesi della ex Jugoslavia, ma siccome non vogliamo trascurare la nostra identità italiana, anche nel Triveneto».
Basando la strategia «su quello che è un nostro punto di forza, rappresentato da un’equipe tecnica di alto livello e in grado di fornire tutte le informazioni agli utilizzatori, che non consideriamo solo come compratori, ma come autentici partner, tanto che siamo sempre pronti a offrire loro tutte le indicazioni e i consigli che li possano mettere nelle condizioni, comparando tutte le opportunità presenti, di fare l’acquisto più opportuno e ponderato».
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