8 ottobre 2021 Translated by Deepl
Etrusca Profilati è alla sua prima presenza a Made in Steel. Una esperienza che Giacomo Grandi, amministratore delegato dell’azienda, definisce molto soddisfacente.
«Ci ha permesso - afferma - di avere contatti con diversi clienti e fornitori. Per questa edizione abbiamo condiviso lo stand con un nostro distributore, ma già stiamo pensando a tornare alla prossima edizione di Made in Steel con un nostro stand».
L’azienda piombinese sta vivendo un periodo di espansione. La sua specializzazione è da sempre quella della lavorazione delle lamiere, realizzando prodotti grecati, da solaio e da copertura, ma attualmente si sta specializzando anche nel taglio in nastri e lamiere zincate, decapate e laminate a freddo.
Nel 2019 ha raddoppiato la superficie dei propri capannoni. «Questo ci ha permesso - spiega Grandi - di installare un nuovo impianto di spianatura per tagli da 12 millimetri e 2mila di larghezza dove lavoriamo prevalentemente lamiere decapate. abbiamo in questo modo aumentato i volumi: l’anno scorso abbiano lavorato 39mila tonnellate, quest’anno contiamo di toccare le 50mila tonnellate».
Siete dunque soddisfatti dei risultati raggiunti?
Quest’anno è stato decisamente soddisfacente, oltre che per i margini, soprattutto per l’aumento dei volumi che ha ripagato gli sforzi che abbiamo fatto.
Non avete risentito dell’aumento della materia prima?
No, grazie a una clientela consolidata e solida l’aumento dei prezzi non ha inciso sulle nostre vendite. Siamo riusciti comunque a lavorare bene con varie acciaierie dalle quali acquistiamo i prodotti, sia in Italia che all’estero.
Come vede la prospettiva del mercato?
Attualmente il mercato si è un po’ fermato in attesa di un chiarimento sui prezzi, che sono aumentati molto rapidamente e che ora stanno subendo una battuta d’arresto e stanno tendenzialmente scendendo. Dobbiamo capire come si assesteranno. Nei prossimi anni pensiamo comunque, per quanto ci riguarda, di consolidare i livelli di produzioni raggiunti e di proseguire un trend di sviluppo.
Problemi?
I problemi saranno ancora quelli di riuscire a trovare il materiale, anche se il problema sembra attualmente superato, l’aumento del costo dell’energia, che avrà incidenza nelle acciaierie quindi sull’aumento dei prezzi dei semi prodotti e le difficoltà nel reperimento dei mezzi di trasporto per la consegna, dovuta alla mancanza di un ricambio generazione tra i trasportatori.
Avete in programma altri investimenti?
Stiamo ricercando nuovi spazi per ampliare i nostri capannoni, poiché con i volumi che stiamo facendo adesso siamo giunti al limite. Siamo pronti a sviluppare ancora la produzione di nastri e a realizzare una nuova linea di spianatura, ma per questo, appunto, abbiamo bisogno di nuove aree idonee.
Giorgio Pasquinucci
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